Un fondo «catastrofale» per rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini colpiti da calamità. Lo ha riproposto ieri al Molinetto della Croda il presidente della Regione...
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Poi trasferimento per l'inaugurazione dell'adiacente parco del Molinetto, voluto, dalla Pro loco e dove non si svolgeranno più manifestazioni: «Decisione coraggiosa e rispettosa di coloro che sono morti ed eticamente valida -ha affermato il sindaco Loredana Collodel- per le comunità che credono che la sicurezza sia un valore universale e un bene di tutti».
«Dai volontari alle istituzioni c'erano qui 600 persone, a cominciare dalla famiglia Lorenzon la cui casa è stata la prima infermeria e obitorio. La solidarietà bisogna praticarla come in questo caso, non solo predicarla -ha ricordato Zaia- Abbiamo avuto danni per 8 milioni e mezzo di euro, 4 già stanziati dalla Regione, e qui tutto è ritornato come era. Refrontolo non è mai stata dimenticata come è stato detto indecorosamente. Dopo 12 ore avevamo decretato lo stato di crisi, ma ricordo che non c'erano i criteri di legge (in cui non è prevista la perdita di vite umane) per lo stato di emergenza, il vero problema. Lo conferma una lettera della Protezione civile nazionale. Però bisogna creare un fondo catastrofale: i cittadini vogliono un aiuto, non chiacchiere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino