DAL CONSIGLIOBELLUNO Dopo la Sala Bianchi, la scuola media Nievo. La polemica sui nomi di sale e luoghi pubblici continua. A tirare in ballo l'istituto di Cavarzano sono i...
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BELLUNO Dopo la Sala Bianchi, la scuola media Nievo. La polemica sui nomi di sale e luoghi pubblici continua. A tirare in ballo l'istituto di Cavarzano sono i consiglieri di opposizione Francesco Pingitore di Patto Belluno Dolomiti e Andrea Stella della Lega Nord. Un tempo la scuola era intitolata a Ermenegildo Dal Pan, perchè non riparare al torto inflitto al sergente maggiore dell'aeronautica militare italiana ripristinando il vecchio nome? È la domanda che i due consiglieri pongono all'amministrazione Massaro in una lunga interrogazione. «La scuola media Ippolito Nievo si chiamava fino al 1974 Scuola media Ermenegildo Dal Pan spiegano i due -. Nel 1974, l'amministrazione comunale di allora decise di togliere questa intitolazione alla scuola e alla via e di rimuovere la lapide nella casa privata del militare, rimozione che avvenne in presenza della sorella e della madre. Un fatto gravissimo ed ignobile. Il motivo? Durante il fascismo Dal Pan aveva aderito al movimento. Solo dopo quasi trenta anni della fine della guerra, si ci accorge di quanto avvenne in quei tristi anni, cioè nel 1936 quando l'Italia era divisa e tanti aderirono al fascismo. Forse l'amministrazione di allora agì sotto la pressione dei movimenti estremisti di sinistra che connotavano la vita politica di quegli anni». Fatto sta che, secondo Pingitore e Stella, Dal Pan non si meritava un simile trattamento. Lui che nel 1936 compì come volontario una missione sulle coste spagnole e riuscì a portare l'aereo alla base, nonostante il mezzo fosse stato colpito e lui gravemente ferito, lui che fu decorato con medaglia d'oro al valore militare. La speranza è di poter riparare al gesto del 1974. «Chiediamo vengano rivisti tutti gli atti di allora conclude l'interrogazione - per recuperare con l'intitolazione di un edificio, piazza o quant'altro. Questo ridarebbe il giusto onore ad un eroe italiano e bellunese».
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Il Gazzettino