Dai mutui rinegoziati un tesoretto da 600 mila euro

Dai mutui rinegoziati un tesoretto da 600 mila euro
NUOVE RISORSEROVIGO L'Amministrazione Gaffeo investe altre 612mila euro per rilanciare il tessuto economico e sociale della città. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato...

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NUOVE RISORSE
ROVIGO L'Amministrazione Gaffeo investe altre 612mila euro per rilanciare il tessuto economico e sociale della città. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato una rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, un'operazione straordinaria consentita dal Decreto Rilancio, riuscendo così a racimolare un cospicuo tesoretto da investire nei prossimi due anni esclusivamente per spese collegate all'emergenza sanitaria da Covid-19 e alla sanificazione ambientale degli spazi pubblici.

FONDI PER L'EMERGENZA
«La ratio dell'accordo consiste nel dare la possibilità ai Comuni di liberare risorse attualmente impegnate in conto capitale e destinarle a spese correnti - ha spiegato il sindaco Edoardo Gaffeo illustrando al consiglio la mozione da lui stesso presentata insieme all'assessore al Bilancio Andrea Pavanello - Proprio tale emergenza e le conseguenti ricadute socioeconomiche causate dal lockdown, sono la motivazione ultima di questa rimodulazione di una parte dell'esposizione debitoria del Comune: liberando risorse per politiche di supporto al sociale e al commercio rodigino».
MUTUI RINEGOZIATI

In pratica, 71 dei 129 mutui di Palazzo Nodari saranno prolungati dal 2030 al 2043, dando un beneficio immediato che servirà ad abbassare le tasse (soprattutto la Tari, la Tariffa sui rifiuti) e attivare bonus e contributi per il rilancio delle imprese locali costrette a rimanere chiuse durante il Lockdown. L'operazione, a ogni modo, ha un costo: 1 milione e 850 mila euro. L'Amministrazione, però, nelle ultime settimane si trovata costretta ad dover scegliere tra la gallina oggi o l'uovo domani, ovvero se accedere a una liquidità immediata per un'emergenza che mai prima d'ora si è verificata oppure lasciare perdere ma investire meno sulla città. Questa scelta politica non è stata criticata dall'opposizione, tant'è che dai banchi della minoranza il voto è stato di astensione e non di contrarietà: la minoranza ha disapprovato la mancanza della precisazione di quali sarebbero state le voci a cui sarebbe stata destinata la somma ottenuta con la rinegoziazione dei mutui. «Questa operazione comporterà maggiori spese per le generazioni future, è una grossa responsabilità, ce ne rendiamo conto, ma avremmo voluto vedere un piano finanziario per come saranno spese queste risorse, mentre mancano totalmente queste indicazioni» ha osservato il capogruppo leghista Michele Aretusini. Il sindaco ha risposto che «è evidente che dovremo spendere velocemente queste risorse, siamo riusciti a usare 400 mila euro in maniera saggia con i buoni spesa e anche ora abbiamo idee su come spendere le risorse. Stiamo ragionando sia in termini di contributi al commercio, come il kit di apertura, e stiamo valutando la diminuzione della Tari e potenzialmente anche dell'Imu, anche se è una questione più delicata. Andrà fatto un patto: Rovigo può diventare un laboratorio di economia circolare, per esempio noi diamo contributi e gli esercenti s'impegnano a consumare meno plastica, producendo meno rifiuti, ma anche a riciclare cibo, vestiti e calzature».
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino