ROMA - (a.bas.) Quattordici posti riservati a studenti e studentesse che si iscriveranno al primo anno di un corso di laurea triennale o magistrale a ciclo unico. Chi supererà le...
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La missione del Collegio è la promozione dei valori della libertà attraverso la conoscenza, del merito, della responsabilità e dell'equità. Per poter partecipare alle prove di ammissione, che si svolgeranno in due fasi, tra venerdì 25 agosto e termineranno martedì 29 agosto, bisognerà rispettare una serie di requisiti. I candidati dovranno dimostrare di aver conseguito una media complessiva dei primi quattro anni della scuola secondaria superiore non inferiore a 810, oppure un punteggio nell'esame di Stato pari a 100/100 o a 100 e lode. La selezione avverrà tenendo conto, a sostanziale parità di risultati, anche del valore Isee-Università del nucleo familiare del candidato. Un punteggio preferenziale, inoltre, sarà attribuito ai candidati residenti nei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016. Il Collegio, oltre a fornire vitto e alloggio, darà la possibilità di partecipare a due tipi diversi di percorsi formativi: uno per gli allievi delle lauree triennali, e un altro per quello degli allievi delle lauree magistrali. Nel primo triennio, gli allievi sono tenuti a seguire il corso di «cultura per l'impresa - Cavaliere del lavoro Gaetano Marzotto». Gli allievi delle lauree magistrali, sono tenuti a seguire il programma «Global studies: economia, politica e cultura».
Il Collegio offre inoltre l'opportunità di studiare le lingue straniere (l'inglese è obbligatorio), di seguire seminari e corsi di studio, di partecipare a dibattiti organizzati dai Cavalieri del Lavoro e effettuare stage presso le aziende degli stessi Cavalieri. «L'idea di fondo - spiega Sebastiano Maffettone, coordinatore del Comitato scientifico del Collegio - è selezionare in tutta Italia gli studenti più bravi delle scuole superiori. Mettere insieme questi ragazzi che vengono da posti diversi, con percorsi accademici diversi, è molto fruttuoso. È un tentativo serio - sostiene Maffettone - di produrre in vitro un pezzo di classe dirigente del Paese».
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Il Gazzettino