Il Tribunale del riesame presieduto da Angelo Risi sta lavorando di bisturi sull'impianto accusatorio della Procura di Venezia. E non le dà tutte buone a chi ha fatto...
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Il Tribunale ha invece confermato la sussistenza di gravi indizi nei confronti della veneziana Maria Brotto, originaria di Bassano del Grappa e responsabile della progettazione del Mose per il Consorzio che però esce di galera e va ai domiciliari. La Brotto è accusata di corruzione di due presidenti del Magistrato alle acque, Patrizio Cuccioletta e Maria Giovanna Piva. Sarebbe stata lei a fornire il numero di conto estero sul quale Baita ha versato 500 mila euro per Cuccioletta colme buona uscita una volta andato in pensione - e Cuccioletta ha ammesso di aver ricevuto i soldi. Infine è stato imposto l'obbligo di firma a Lino Brentan, originario di Campolongo Maggiore ed ex amministratore della Società autostrade Padova-Venezia, che era agli arresti domiciliari. Brentan è accusato di aver raccolto mazzette per la campagna elettorale del Pd e di averle consegnate nelle mani di Giampietro Marchese.
Infine il Tribunale del riesame ha confermato il carcere per Enzo Casarin, ex sindaco di Martellago e segretario di Renato Chisso.
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Il Gazzettino