Da Sarmede al Santo il cammino di don Dal Cin

Da Sarmede al Santo il cammino di don Dal Cin
VITTORIO VENETOUn nuovo delegato del Papa per la basilica pontificia di Padova che al Taumaturgo è stato legato fin dall'infanzia per quella devozione respirata in famiglia...

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VITTORIO VENETO
Un nuovo delegato del Papa per la basilica pontificia di Padova che al Taumaturgo è stato legato fin dall'infanzia per quella devozione respirata in famiglia prima, in chiesa poi, in quanto quella di Sarmede è l'unica parrocchia della diocesi di Vittorio Veneto intitolata a Sant'Antonio. Ma accanto a quella devozione, col passare del tempo, ecco la conoscenza approfondita della vita, dell'opera, del messaggio antoniani, che monsignor Fabio Dal Cin ieri ha sottolineato nella liturgia dopo il solenne ingresso in un tempio gremito da oltre un migliaio di devoti.

LA PREGHIERA
Frate Antonio è stato citato dal Presule come esempio, che mise «a disposizione di Dio tutto se stesso, vero uomo di Chiesa, che ha contribuito a porre il lievito dell'unità nella comunità civile e religiosa del suo tempo, segnato da divisioni e ingiustizie». «La sua opera continua in questa basilica - ha proseguito Dal Cin - per il ministero di accoglienza, di accompagnamento e di consolazione svolto dai padri conventuali. Oggi incomincio il mio ministero tra voi. Vengo col desiderio di condividere il cammino di questo santuario dedicato al Santo di tutto il mondo, e nella prospettiva indicata da papa Francesco, affermando il valore dei santuari come un'opportunità insostituibile per l'evangelizzazione del nostro tempo, e un valido aiuto per la pastorale ordinaria e la vita di tutti i giorni».
Prima di sostare per una preghiera di affidamento davanti alla tomba del Taumaturgo portando una lampada ad olio, il Delegato aveva invocato il santo: «di aprirci gli orizzonti della fede, renderci capaci di stupore, di adorazione verso Dio, e di solidarietà verso ogni essere umano, perché al di là di qualsiasi apparenza, ogni persona è immensamente sacra».

Il saluto a nome della comunità conventuale antoniana è stato porto dal rettore della basilica padre Oliviero Svanera, al quale sono seguiti il ministro della Provincia minoritica conventuale padre Giovanni Voltan e il sindaco di Padova Sergio Giordani.
Giovanni Lugaresi
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Il Gazzettino