Da Re non rinuncia a Gentilini «Gli parlerò»

Da Re non rinuncia a Gentilini «Gli parlerò»
IL NODOTREVISO Tutti gli lasciano una porta aperta. Nessuno, almeno ufficialmente, parla di trattative finite, di no definitivi. Giancarlo Gentilini resta ancora la variabile...

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IL NODO
TREVISO Tutti gli lasciano una porta aperta. Nessuno, almeno ufficialmente, parla di trattative finite, di no definitivi. Giancarlo Gentilini resta ancora la variabile impazzita di queste elezioni. Il centrodestra si è compattato, proprio come lui ha sempre chiesto. Lega e Forza Italia si sono ufficialmente alleate anche a Treviso; le altre civiche di centrodestra c'erano già. All'appello manca solo Fratelli d'Italia, che ieri pomeriggio all'hotel Galletto, non era presente lasciando in sospeso qualche dubbio. In poche parole: ci sono tutti. Tranne lo Sceriffo. Gianantonio Da Re, segretario nazionale della Lega che Gentilini lo conosce molto bene, sorride sornione: «Per lui c'è sempre posto. Siamo qui pronti ad aspettarlo». Poi ricorda le mazzate sferrate dallo Sceriffo negli ultimi mesi e ridacchia ancora: «Eppure siamo ancora qui ad attenderlo. Che non dicano che siamo noi i cattivi».

LA SCELTA
Gentilini comunque non ha gradito la decisione di De Checchi di fare un passo di lato. Avrebbe preferito vederlo correre, anche contro Conte: «Gli anni di politica anche assieme a Gentilini e a Gobbo - ha risposto De Checchi - mi hanno insegnato che bisogna sacrificarsi per un bene comune». Lo Sceriffo però di appoggiare Conte non ne ha nessuna intenzione. Pensa a candidati alternativi, come l'ex assessore Vittorio Zanini, a nuove proposte. Pare orientato verso altro. Ma questo non spaventa uno come Da Re, che invece vuole a tutti i costi riportare anche lui all'ovile: «Intanto era fondamentale fare questo passo - dice - formalizzare l'accordo con Forza Italia. Il prossimo passo sarà convincere Giancarlo. E sono sicuro che ce la faremo». Avvertenza: Da Re non lo dice, ma quando afferma convincere Giancarlo va preso alla lettera. Si rivolge solo allo Sceriffo, non certo ai suoi. E questo potrebbe essere un problema non da poco. Ma il baffo della Lega non si preoccupa: «Intanto ci sono le politiche, alle comunali mancano ancora alcuni mesi».
P. Cal.
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Il Gazzettino