Da ottobre una "bocca della verità" per segnalare procedure irregolari

Da ottobre una "bocca della verità" per segnalare procedure irregolari
Entro ottobre entrerà in funzione un'applicazione che consentirà ai dipendenti di segnalare irregolarità amministrative di colleghi e superiori con lo scopo di prevenire sul...

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Entro ottobre entrerà in funzione un'applicazione che consentirà ai dipendenti di segnalare irregolarità amministrative di colleghi e superiori con lo scopo di prevenire sul nascere possibili casi di corruzione. Si chiama "whistle blowing" ed è un sistema predisposto da Venis che consente a chi invia la segnalazione di conservare il proprio anonimato attraverso la crittografia. Ma attenzione, in caso di segnalazioni che non corrispondessero al vero, il danneggiato potrà chiedere di conoscere il nominativo del delatore e agire di conseguenza.

La novità è stata spiegata ieri durante i lavori della Prima commissione consiliare, dedicata al Piano aticorruzione, obbligatorio per tutti gli enti locali e che investe non solo il Comune, ma anche partecipate, istituzioni e fondazioni. Responsabile anticorruzione è il Segretario generale Rita Carcò, nominata dal sindaco e coadiuvata da due dirigenti che si dividono le aree trasparenza: Carlo Salvatore Sapia e Franco Nicastro.
Davide Scano (M5s) ha chiesto se finora le segnalazioni abbiano portato a qualche risultato. «Ci sono state tre segnalazioni nell'ultimo anno attraverso la mail - è stata la risposta - di cui due non pertinenti. Quanto alle sanzioni per mancata trasparenza, queste hanno riguardato alcuni amministratori che non avevano comunicato per tempo i dati economici e patrimoniali».
A proposito di trasparenza, dai consiglieri Elena La Rocca (M5S) e Paolo Pellegrini (lista Brugnaro sindaco) è arrivata la richiesta di una migliore navigabilità del sito istituzionale.
«Il sito non è indicizzato - ha detto Pellegrini, uno che queste cose le "mastica" da molto tempo - e la ricerca di un documento è difficile se non impossibile se non si è aiutati, come lo sono stato io, da qualcuno del personale. I documenti dovrebbero essere più accessibili».
M.F.

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Il Gazzettino