Da ieri nuova vita alle batterie militari Il sindaco: «Un futuro al nostro passato»

Da ieri nuova vita alle batterie militari Il sindaco: «Un futuro al nostro passato»
Il 24 maggio 2017 entrerà negli annali del Comune di Cavallino-Treporti per aver acquisito, dal Demanio dello Stato, le batterie militari Vettor Pisani e Amalfi messe in...

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Il 24 maggio 2017 entrerà negli annali del Comune di Cavallino-Treporti per aver acquisito, dal Demanio dello Stato, le batterie militari Vettor Pisani e Amalfi messe in sicurezza e restaurate. Il cantiere dei lavori ha chiuso in questi giorni e da oggi le fortificazioni sono aperte a iniziative e a progetti culturali e d'incontro, già programmati e da programmare. Costruite per la Prima Guerra Mondiale in difesa di Venezia e del Piave, le batterie militari Amalfi e Véttor Pisani furono riutilizzate nella Seconda Guerra Mondiale. Da allora vennero abbandonate alla mercé dei predoni che le spogliarono fino all'osso aprendo la strada all'abbandono. Il recupero è costato 3 milioni di euro dei quali due e 100mila provenienti dai fondi Europei per il Centenario della Grande Guerra, e 900 mila dal Comune. Solenne e ben articolata è stata la cerimonia iniziata con l'intervento del sindaco Roberta Nesto, che ha lanciato lo slogan Diamo un futuro al passato e creato il toponimo Via dei Forti che comprenderà il circuito ciclo-pedonale delle fortificazioni. La cerimonia si è conclusa con la benedizione impartita dal parroco, don Alessandro e il taglio del nastro. Nel mezzo gli interventi di Cristiano Corazzari Regione Veneto, Dario Girolomo Agenzia Demanio, Valerio Jose provveditore Venezia, Emanuela Carpani sovrintendente, Gallimberti e Tuis ufficio tecnico comunale, Marzio Favero comitato scientifico Centenario Grande Guerra e l'assessore Dora Berton. Due i fili conduttori. Il grato riconoscimento a Furio Lazzarini (assente per motivi di salute), giornalista e storico delle due Guerre Mondiali. A lui è stato attribuito il merito di questo successo. E rapido è stato il recupero a regola d'arte delle due fortificazioni grazie, si è detto, alla puntuale presenza del sindaco Nesto.

Egidio Bergamo
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Il Gazzettino