Da domani solo fatture digitali nella pubblica amministrazione

Da domani solo fatture digitali nella pubblica amministrazione
ROMA - Parte l'era del fisco 2.0. Con l'obiettivo di semplificare il più possibile i rapporti tra contribuenti e amministrazione, gli adempimenti fiscali stanno andando via via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Parte l'era del fisco 2.0. Con l'obiettivo di semplificare il più possibile i rapporti tra contribuenti e amministrazione, gli adempimenti fiscali stanno andando via via «smaterializzandosi», sposando il digitale. La vera grande rivoluzione che coinvolgerà oltre 20 milioni di italiani partirà il 15 aprile con il debutto della dichiarazione precompilata, ma già da domani, martedì, scatterà l'obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di utilizzare con le imprese fornitrici esclusivamente la fattura elettronica.

Un primo fondamentale passo in attesa che lo stesso strumento sia poi esteso, con uno dei prossimi decreti delegati, anche ai rapporti tra privati. Da qui a fine anno la Cgia di Mestre stima, ricalcando i dati dell'Agenzia delle Entrate, che verranno emesse 50 milioni di fatture digitali, per un valore di 135 miliardi di euro. Verranno coinvolti 2 milioni di fornitori, incaricati di inviare le e-fatture a 21.840 pubbliche amministrazioni. Chi non rispetterà l'adempimento, sottolineano gli artigiani di Mestre, rischierà grosso: da domani infatti nessun ente pubblico potrà più accettare o pagare semplici ricevute in forma cartacea.
La novità, comunque, non è assoluta: l'obbligo è infatti già scattato nel giugno 2014 per i fornitori della pubblica amministrazione centrale, ovvero di ministeri, agenzie fiscali ed enti previdenziali. Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, la sperimentazione è stata finora particolarmente fruttuosa, visto che in nove mesi sono state emesse 2,7 milioni di fatture elettroniche, con uno scarto sostanzialmente limitato del 17%, dovuto in gran parte a «problemi facilmente risolvibili».
Dopo Pasqua comincerà invece il conto alla rovescia per la dichiarazione dei redditi precompilata. Tutti gli ultimi ostacoli (a partire dalla definizione delle responsabilità e dell'assicurazione per gli intermediari) sembrano in via di superamento e dal 15 aprile lavoratori dipendenti e pensionati potranno cominciare ad accedere online - direttamente o con l'aiuto di Caf e commercialisti - al 730 già parzialmente predisposto dalle Entrate. Il primo passo necessario è dotarsi del codice pin di Fisconline o dell'Inps per poter scaricare il proprio documento personale che, integrato o meno, andrà riconsegnato all'Agenzia nel periodo dall'1 maggio al 7 luglio.

Oggi, infine, verranno intanto ufficializzate le dimissioni di Alessandra Poggiani dall'incarico di direttrice dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Poggiani si candiderà alle Regionali in Veneto in una lista civica a sostegno di Alessandra Moretti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino