Curva killer: «Lotterò per toglierla»

Curva killer: «Lotterò per toglierla»
«Quella curva è conosciuta come la curva della morte. Wania non è...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Quella curva è conosciuta come la curva della morte. Wania non è stata l'unica a perdere la vita lì, ma voglio che sia l'ultima. Darò battaglia, troverò un avvocato, voglio andare fino in fondo». Massimo Bolognini, marito di Wania Coloso e nostro collega di redazione, punta il dito contro la provinciale padovana 17 che da Cartura porta a Due Carrare. La moglie 43enne sabato sera doveva passare a prenderlo quando, attorno alle 22.30, ha perso il controllo della sua Volkswagen Polo mentre percorreva via Ponte de Riva. L'asfalto era bagnato per la pioggia e l'angolo della curva avrebbe fatto il resto buttandola fuori dalla carreggiata. Wania è morta per il trauma che le ha spezzato le vertebre cervicali. «Era sempre attenta -ha raccontato ieri Massimo- Ma in quel tratto di strada c'è un cimitero. Quando sono andato a vedere dove era successo l'incidente, uno dei residenti mi ha spiegato che ogni volta che piove ce n'è uno. Più volte hanno sottolineato il problema con lettere e richieste ufficiali. Anche i soccorritori mi hanno raccontato che si scivolava perfino con le scarpe di gomma». Per la famiglia di Wania, originaria di Sforzacosta di Macerata, è un dolore immenso, ma vissuto in modo dignitoso e composto. I genitori Maria e Giancarlo con la sorella Carla, hanno raggiunto la Marca per stringersi a Massimo in attesa dei funerali. «Il nostro è un dolore straziante -spiega il marito- che nessuno dovrebbe mai vivere, purtroppo il destino ce l'ha portata via». E intanto le testimonianze d'affetto sono ininterrotte. Sulla pagina Facebook di Wania e di Massimo i messaggi di cordoglio continuano ad arrivare in continuazione. Amici e conoscenti le rendono omaggio e dicono addio al suo sorriso. Ieri sera anche l'Imoco volley, squadra di cui Wania era sostenitrice, ha osservato un minuto di silenzio prima della partita contro Casalmaggiore. «Abbiamo passato assieme anni fantastici» chiude Massimo. I familiari di Wania hanno acconsentito all'espianto delle cornee. L'addio giovedì a Santa Bona e venerdì nel paese d'origine nelle Marche. Domani sera alle 19.15, sempre a Santa Bona, sarà invece recitato il rosario.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino