Cunico: «Vedere la nostra gente così felice è bellissimo»

Cunico: «Vedere la nostra gente così felice è bellissimo»
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(p.sp.) «Dedico la vittoria del campionato a tutti coloro che vogliono davvero bene al Padova. Vederli così felici è il momento più bello, dopo quello che hanno passato la scorsa estate». Marco Cunico non è solo il capitano, ma un simbolo del Padova che ha ottenuto con pieno merito il salto in Lega Pro. È letteralmente in mutande davanti allo spogliatoio quando comunica ai cronisti tutta la sua felicità. «È motivo d'orgoglio questa vittoria, ringrazio società, compagni e allenatore. Un gruppo di ragazzi così difficilmente si trova, e questo è stato semplicemente l'esito scontato di una grande stagione».

Proprio Cunico, al rientro dall'infortunio, ha segnato il rigore decisivo per la promozione. «L'ultimo mese è stato un po' duro da mandare giù, ho lavorato con l'obiettivo di essere presente nel momento decisivo e alla fine il lavoro paga sempre. Quanto scottava la palla sul dischetto? Sinceramente ero abbastanza tranquillo». Al momento del cambio si è levato il coro dei tifosi "C'è solo un capitano". «Fa piacere, considerata la gente che è passata qui. Anche se i paragoni sono un po' fuori luogo, vuol dire che nel piccolo abbiamo fatto qualcosa anche noi». Cunico è anche il cannoniere della squadra con 12 reti. «Già il fatto di vincere il campionato rende è straordinaria l'annata, poi sono contento del mio rendimento a prescindere dai gol. Penso di avere fatto una buona stagione, fisicamente mi sono sentito bene e mi sono sentito apprezzato».
Un flash di Nicola Petrilli, altro goleador di giornata. «Adesso ci godiamo questa festa e poi pensiamo alla poule scudetto, ci teniamo a vincere anche quella. Sono molto felice di questo traguardo, e aver segnato oggi (ieri, ndr) mi rende ancora più orgoglioso. Me ne devo ancora rendere bene conto, spero di restare l'anno prossimo».
Altro protagonista Ilari: «La consapevolezza di poter vincere il campionato l'abbiamo avuta al termine del girone d'andata. Pur perdendo con l'Altovicentino, avevamo disputato una prestazione di altissimo livello. E abbiamo capito che potevamo spiccare il volo dato che nessuno poteva metterci in difficoltà».
Per Sentinelli, che tiene davanti a sè il figlio Cristian, è l'ottavo campionato vinto in carriera: il più bello? «Di sicuro è favoloso per tutto ciò che ci è stato attorno, entusiasmo incluso. Domenica speriamo di superare seimila tifosi, vogliamo festeggiare fino al 10 maggio e poi pensare alla poule scudetto: vogliamo testare la nostra forza con le altre squadre che hanno vinto il campionato». L'anno prossimo? «Sarebbe bello rimanere, poi sono una persona che non si pone limiti e se dovessi rimanere vorrei giocare per vincere».

È rimasto ai box per squalifica Amirante, anche lui grande protagonista nella seconda parte di stagione. «Abbiamo fatto quattro-cinque mesi stupendi, è una promozione meritata. Spero tanto di rimanere». Dispiaciuto di non essere stato in campo? «Un po' sì, ma ero straconvinto che avremmo vinto. Le partite decisive erano quelle con Clodiense e Sacilese, oggi era una festa». La forza del Padova? «Sicuramente il collettivo».
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Il Gazzettino