Culle termiche per i prematuri: terapie d'avanguardia

Culle termiche per i prematuri: terapie d'avanguardia
NUOVE TECNOLOGIETREVISO Perdere il calore è il rischio più grande per i bambini che vengono al mondo troppo presto, tra il sesto e il nono mese di gravidanza. Hanno bisogno del...

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NUOVE TECNOLOGIE
TREVISO Perdere il calore è il rischio più grande per i bambini che vengono al mondo troppo presto, tra il sesto e il nono mese di gravidanza. Hanno bisogno del calore dei genitori e di chi si prende cura di loro. Ma anche e soprattutto di quello delle culle termiche. Per gli scriccioli che a volte pesano addirittura meno di 400 grammi rappresentano tutto: la possibilità di continuare a crescere come se fossero ancora nel grembo della mamma, il loro mondo, la loro speranza di vita. Ora la Terapia intensiva neonatale di Treviso si prepara a fare un ulteriore salto di qualità. Al Ca' Foncello stanno per arrivare delle culle termiche all'avanguardia che trattengono al massimo quel tepore vitale. «Consentono di agire sui bambini senza disperdere il calore spiega Paola Lago, direttrice della Patologia neonatale nel caso in cui serva un intervento chirurgico, inoltre, possono trasformarsi in un tavolo operatorio».

LA COLLABORAZIONE
Grazie alla collaborazione multispecialistica con la Chirurgia pediatrica, la Cardiochirurgia e l'Oculistica, l'unità interviene anche su patologie rare, come il trattamento con il laser per la retinopatia della prematurità. Qui c'è un'altra novità. A breve la Terapia intensiva neonatale potrà contare su una Ret-Cam di ultima generazione. Si tratta di un macchinario che consente di visualizzare e fotografare il fondo dell'occhio anche dei bambini più piccoli, ottenendo una precisa mappatura dei vasi retinici da trattare per scongiurare il rischio di un distaccamento della retina, che porta alla cecità. Sono i prossimi passi che verranno compiuti dal reparto che è centro hub di riferimento, il terzo in Veneto, per tutta l'area di Treviso e Belluno, quella di San Donà e anche per il Friuli.
Già oggi l'unità del Ca' Foncello è uno dei più importanti poli per il trattamento con ipotermia terapeutica dei neonati affetti da asfissia perinatale: una patologia rara che colpisce uno, due neonati su mille nati vivi dalle conseguenze a volte molto gravi. «Con questa tecnologia c'è la possibilità di migliorare l'outcome neuroevolutivo specifica il primario il trattamento prevede che i bambini vengano tenuti tra i 33 e i 34 gradi per 72 ore. Ed è dimostrato che circa il 15% registra dei miglioramenti».
I RICOVERI

Ogni anno vengono ricoverati nella Patologia neonatale di Treviso circa 400 neonati con varie problematiche, mediche e chirurgiche, di cui 40 pretermine con peso inferiore al chilo. I piccoli vengono seguiti anche dopo il ritorno a casa. «Vengono inseriti in un follow-up multispecialistico che li seguirà per i primi due, tre anni di vita e per alcuni aspetti neuroevolutivi fino ai quattro, cinque anni conclude Lago l'obiettivo è intercettare precocemente quelle funzioni che necessitano di un'abilitazione precoce al fine di sfruttare al massimo il potenziale di sviluppo successivo». Negli ultimi 18 anni il centro del Ca' Foncello ha seguito in questo modo oltre 1.250 pazienti. Praticamente un intero, piccolo paese. (mf)
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Il Gazzettino