"Cuamm con Sara per l'Africa" chiede aiuto

"Cuamm con Sara per l'Africa" chiede aiuto
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Ricorre oggi il quattordicesimo anniversario dalla morte della dott.ssa Sara Lessio; oggi alle 18,30 verrà ricordata con una messa a S. Croce di Bassano. Il gruppo di appoggio di Bassano, Marostica e Asiago (Cuamm con Sara per l'Africa Onlus) oltre a ricordarla desidera, in questa occasione, evidenziare il suo impegno negli ideali in cui lei credeva e contemporaneamente le problematiche più urgenti in cui è impegnato a fianco di «Medici con l'Africa Cuamm», organizzazione cattolica della Diocesi di Padova che opera da più di sessant'anni nell'Africa Subsahariana.

Medici con l'Africa Cuamm è la prima organizzazione italiana che si spende per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.
«Siamo presenti in Sierra Leone dal 2012 - confermano i responsabili del Cuamm - nel distretto di Pujehun, nel sud del paese al confine con la Liberia: un ospedale e 75 centri sanitari per 320.000 abitanti dove dal maggio scorso è iniziata l'epidemia di Ebola; quattromila casi di cui circa la metà sono deceduti. Il clima generale del Paese è di angoscia. Così ci scrivono i nostri volontari: «È lì che provi su di te l'angoscia della popolazione; questa gente non si saluta più, non si da più la mano, i bambini non giocano più a pallone, i parroci non danno la comunione».

«Gli abitanti della Sierra Leone sono come naufraghi che sperando di non morire prima, aspettano che l'epidemia si ritiri e che la vita possa fare ritorno. Anche su sollecitazione dei nostri volontari, sapendo di correre dei grandi rischi, il Cuamm ha deciso di rimanere e non abbandonare in questo momento difficile la popolazione. I costi economici sono importanti per le attrezzature di protezione, per il trasporto e la cura degli ammalati. Il 17 novembre scorso è stata realizzata una nuova unità di isolamento. Ci affidiamo alla generosità delle persone e chi volesse darci una mano può utilizzare il conto corrente postale n. 22645162, intestato a Cuamm con Sara per l'Africa Onlus». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino