Crollo dell'Hotel Roma ora scattano le verifiche

Crollo dell'Hotel Roma ora scattano le verifiche
RIETI - Gli edifici pubblici e di interesse pubblico saranno una parte fondamentale dell'inchiesta della procura di Rieti coordinata dal procuratore Giuseppe Saieva con un pool di...

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RIETI - Gli edifici pubblici e di interesse pubblico saranno una parte fondamentale dell'inchiesta della procura di Rieti coordinata dal procuratore Giuseppe Saieva con un pool di quattro pm. E tra questi, nei prossimi giorni partiranno le verifiche sull'hotel Roma, l'unico edificio “aperto al pubblico” nel quale si siano registrati dei morti, l'ultimo estratto proprio ieri mattina dalle macerie.

L'albergo era stato ristrutturato nel 2005 totalmente a carico dei proprietari ma la procura vuole esaminare da capo i progetti depositati al genio civile per capire se fossero rispondenti a quelli effettivamente realizzati. L'albergo Roma, infatti, sembra essersi letteralmente ripiegato su se stesso, come se la parte superiore fosse caduta su una base troppo esile.
Negli ultimi due giorni, gli uomini del Corpo forestale, insieme a quelli dei Carabinieri, hanno sequestrato in tutto una decina di edifici. Pubblici o privati ma con morti accertati. Il lavoro però proseguirà nei prossimi giorni, man mano che le diverse zone di Amatrice e Accumoli verranno messe in sicurezza.
Nel procedimento di sequestro, gli agenti hanno anche “campionato” i diversi tipi di macerie per cominciare ad avviare i rilievi statici e ingegneristici. In tutto, gli edifici sequestrati finora sono una decina ma nelle prossime ore saranno “sigillate” anche altre strutture.
Su mandato sia della procura di Rieti, sia dell'Autorità anticorruzione la Guardia di finanza si è presentata anche a Torino e Bari per raccogliere i documenti su tutte le aziende coinvolte nelle ristrutturazioni degli ultimi anni. A Torino, in particolare, la Guardia di finanza ha visitato la sede della società di certificazioni per acquisire i certificati del Consorzio coinvolto nei lavori della scuola elementare Capranica di Amatrice.
Da giorni vengono acquisiti documenti anche nella sede della provincia, della Regione e del Genio civile. Il mandato della procura di Rieti è di sequestrare la documentazione anche sotto le macerie, un'operazione che sta richiedendo parecchio tempo anche per le condizioni meteorologiche sempre più complicate. Quindi si porrà un problema logistico. «Ci siamo incontrati con le forze dell'ordine e i vigili del fuoco per capire dove trovare spazi per mettere i reperti - ha detto ieri il procuratore Saieva - Intanto i luoghi vengono sorvegliati». La Guardia di Finanza agisce anche su mandato dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), il cui presidente Raffaele Cantone ha dichiarato che le verifiche riguarderanno pure altri edifici di Amatrice oltre alla scuola Capranica.
Un primo elenco su cui Anac potrebbe accendere un faro è già nel documento che le Fiamme Gialle hanno consegnato a Cantone con un'analisi preliminare degli appalti della scuola di Amatrice: le caserma dei carabinieri e i palazzi del Comune di Amatrice, Arquata, Accumoli e Montereale, le chiese di S.Francesco e S.Agostino e la torre civica di Amatrice, le chiese di S.Francesco e S.Maria della Misericordia ad Accumoli, quelle della Madonna del Sole e S.Agata ad Arquata, per citarne alcune. Ma in cima c'è la scuola, diventata uno dei simboli del terremoto. «Qualche situazione di scarsa chiarezza» è emersa, ha detto Cantone. «Chiederemo di allargare le indagini», ha spiegato.

S.M.

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Il Gazzettino