CROLLA NIBALI, UNA ROSA PER TRE

CROLLA NIBALI, UNA ROSA PER TRE
CICLISMOLo Stelvio rivoluziona la classifica del Giro d'Italia portando in maglia rosa Wilco Kelderman in quella che l'olandese ha definito «la corsa più dura della mia vita»...

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CICLISMO
Lo Stelvio rivoluziona la classifica del Giro d'Italia portando in maglia rosa Wilco Kelderman in quella che l'olandese ha definito «la corsa più dura della mia vita» ma concedendo ottime chance anche ai principali protagonisti della diciottesima tappa, il vincitore Jai Hindley e Tao Geoghegan Hart, giunti assieme al traguardo dopo sei ore e tanta salita nelle gambe. Hindley, 24enne australiano, aveva impressionato nella tappa di Piancavallo, tirando per tutta la salita in favore del capitano Kelderman, con Geoghegan Hart che dopo essere rimasto sempre a ruota del duo Sunweb si era imposto allo sprint. Ieri Hindley si è preso la rivincita, non tirando un metro e fulminando sul traguardo il britannico dal cognome complicato, tanto che sul suo sito ha inserito un file audio con l'esatta pronuncia (Gay-gan Hart). Così in classifica generale, a tre tappe dalla fine, sembrano essere rimasti solo in tre a giocarsi il successo finale, con Kelderman che ha 12 di vantaggio su Hindley e 15 su Geoghegan Hart; distacchi minimi, con la nuova maglia rosa che ieri ha perso 2'18 dal compagno di squadra e dall'uomo della Ineos Grenadiers guidato dall ds Matteo Tosatto, perdendo molto terreno sulla salita finale dopo essere riuscito a lungo a restare sotto il minuto nella seconda parte dell'ascesa agli oltre 2700 metri dello Stelvio (scenario semplicemente meraviglioso). Nel dopogara i due compagni di squadra hanno glissato sul fatto che il (presunto) gregario non abbia aiutato il capitano, puntando sul risultato ottenuto, in effetti notevole, essendo arrivata la vittoria nella tappa più ambita e l'uno-due in classifica generale.

STRATEGIE

Di certo Hindley dei tre è il meno forte a cronometro, di conseguenza non è da escludere un attacco domani al Sestriere nell'ultima prova in linea, comunque impegnativa nonostante sia stata ridisegnata rispetto al percorso originario. In ogni caso è molto probabile che il podio del Giro si deciderà nell'ultima sfida a Milano, che non vedrà fra i candidati Vincenzo Nibali, visto che le sue speranze si sono spente sullo Stelvio. I quasi 5' di ritardo da Hindley certificano che, come dice lui stesso, «gli altri vanno più forte di me, non ci sono giustificazioni, è in atto un ricambio generazionale, in pochissimi hanno la mia età». Come dire che questo potrebbe essere stato l'ultimo grande giro con il 36enne della Trek Segafredo partito per fare classifica. Assieme a Nibali è arrivato l'ex maglia rosa Almeida, uno dei primi a perdere contatto nel momento in cui Sunweb e Ineos hanno effettuato il forcing. Il portoghese lascia così la vetta dopo quindici tappe scendendo al quinto posto a oltre 2' da Kelderman, superato in classifica anche da Bilbao. Oggi è in programma la Morbegno-Asti, tappa adatta ai velocisti ma con due variabili importanti, ovvero la lunghezza (258 km) e la pioggia, che dovrebbe cadere per tutta la giornata. Al via non ci sarà il trevigiano Manuele Boaro, ritiratosi a causa di una caduta. Intanto ulteriori 484 test effettuati tra martedì e mercoledì hanno rilevato una positività al Covid-19, quella di un membro dello staff dell'Astana.
Bruno Tavosanis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino