CRO AVIANO Un'interrogazione regionale per fare luce sulla vertenza del Cro di

CRO AVIANO Un'interrogazione regionale per fare luce sulla vertenza del Cro di
CROAVIANO Un'interrogazione regionale per fare luce sulla vertenza del Cro di Aviano. Oggetto della contesa che contrappone istituto di ricerca avianese e Nursind è la mancata...

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CRO
AVIANO Un'interrogazione regionale per fare luce sulla vertenza del Cro di Aviano. Oggetto della contesa che contrappone istituto di ricerca avianese e Nursind è la mancata applicazione da parte del primo della sentenza sull'orario di lavoro. Una situazione assurda aveva precisato il segretario provinciale del Nursind, Gianluca Altavilla, perché dal 2017 «un'azienda pubblica non ottempera a una sentenza definitiva che gli impone di non applicare il regolamento e invece continua ad applicarlo: i lavoratori agiscono per recuperare le somme indebitamente decurtate, il giudice conferma le ingiunzioni e l'azienda annuncia che farà ricorso in appello, buttando via soldi dei contribuenti. Torto su torto». Da qui l'iniziativa regionale. «Ho presentato un'interrogazione alla Giunta regionale per sapere se è a conoscenza della vertenza tra il Cro di Aviano ed i dipendenti ed eventualmente l'intenzione di prendere provvedimenti, dato che il Cro si è dichiarato intenzionato solamente a corrispondere il dovuto sulla base dei decreti ingiuntivi già emessi, continuando tuttavia a trattenere le somme ed opponendosi agli esiti del contenzioso». Così interviene Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia ad un mese dall'udienza del 18 ottobre 2018 in cui il giudice del lavoro di Pordenone ha ribadito che l'Azienda deve pagare le somme dovute pregresse invitando le parti a una conciliazione: «Nella causa di lavoro intercorsa tra il Cro di Aviano e il sindacato Nursind ad imporsi sono state le istanze dei lavoratori, ma ad oggi le condizioni lavorative non sono cambiate ed il Cro ha rifiutato ogni tentativo di conciliazione». Continua la consigliera: «È necessario chiarire le motivazioni per cui, nonostante il Tribunale di Pordenone abbia dichiarato l'illegittimità e l'inefficacia di alcune disposizioni regolamentari lesive dei diritti dei dipendenti, il Cro perseveri nella loro applicazione».

Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino