Crivellari: «Julik deve confrontarsi o addio partito»

Crivellari: «Julik deve confrontarsi o addio partito»
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La vicenda della caduta di Porto Viro è l'ultimo atto, forse il più clamoroso, dello scontro in casa del Pd. Il documento firmato da una ventina di sindaci che vogliono le dimissioni del segretario Julik Zanellato costituiscono un evento mai visto, almeno in Polesine. Se prima i contrari alla conduzione del partito potevano essere ritenuti dalla segreteria una minoranza, ora si apre un conflitto anche istituzionale che non può passare inosservato.

«Credo che quel documento metta l'attenzione su quanto accaduto negli ultimi due anni - commenta l'onorevole Diego Crivellari, pure ex segretario - l'ho detto a Zanellato: non può fare finta di niente e scrollare le spalle. Deve ammettere che ci sono dei problemi e affrontarli, ma se prevale l'arroccamento e va avanti, il partito avrà gravi problemi, una sfiducia dei sindaci non è un dettaglio».
Il segretario regionale Roger De Menech non sembra interessato ad affrontare questa crisi. «È dimissionario e non ha molti poteri - precisa il deputato - non servono bagni di sangue, comunque, ma l'umiltà di operare per recuperare l'unità del partito. Un Pd senza sostegno degli amministratori locali non può andare avanti. Non si può affrettare la caduta di Porto Viro senza pensare all'importanza di questa amministrazione nel delta e negli equilibri. Personalmente avrei messo il mandato a disposizione del partito per aprire una discussione».
Il consigliere regionale Graziano Azzalin, citato come nume tutelare del Pd a Porto Viro da Zanellato, ribatte all'affermazione. «Prendiamo per buone le parole di verità di Zanellato: Giacon è caduto da solo, lui non sapeva nulla e anzi ha scoperto dal giornale che Boscarato era segretario del Pd di Porto Viro dove lui non conosce nessuno e non è mai stato, tantomeno ha stretto accordi con nessuno. È chiaro a tutti come questa sua versione sia la più limpida che potesse essere data. Forse ci verrà a dire anche che Giacon è andato dal notaio con Duò e che era sempre Giacon quello seduto a tavola con lo stesso Duò a parlare di rifiuti. In quanto alla presa di distanza da parte di tutto gli amministratori, nei confronti del segretario, credo sia un fatto senza precedenti e di una gravità assoluta che viene liquidato da Zanellato con un'alzata di spalle. Sono mesi e mesi che guida il partito in modo personalistico interessandosi solo al tema dei rifiuti e calpestando senza ritegno ogni istanza dei sindaci».

Sul fronte delle voci, in quanto al presunto ruolo dell'ex senatore Domenico Romeo, per chiarire ulteriormente, abbiamo scritto che non sembrava interessato agli accadimenti, a sottolineare che la voce appariva non fondata. Romeo e Coppola non si vedrebbero da un paio di anni, a quanto si apprende.
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Il Gazzettino