Covid e influenza: super test con un solo esame

Covid e influenza: super test con un solo esame
IL PIANOTREVISO Un super-test capace di individuare in un colpo solo il Covid-19 e anche tutti gli altri virus responsabili della normale influenza stagionale. È l'arma con la...

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IL PIANO
TREVISO Un super-test capace di individuare in un colpo solo il Covid-19 e anche tutti gli altri virus responsabili della normale influenza stagionale. È l'arma con la quale si punta ad affrontare l'eventuale nuova ondata di coronavirus nel corso del prossimo autunno, fermo restando che tutti si augurano non arrivi mai. Il progetto è in fase di sviluppo. La sperimentazione partirà la settimana prossima. «Ci stiamo preparando con l'artiglieria pesante per i mesi di ottobre e novembre conferma Roberto Rigoli, direttore del centro di Microbiologia dell'ospedale di Treviso e coordinatore di tutte le Microbiologie del Veneto sul fronte della caccia al coronavirus stiamo in particolare testando nuovi sistemi rapidi per la diagnostica: la settimana prossima faremo dei test su sistemi Multiplex per evidenziare contemporaneamente il Covid-19 e tutte le altre influenze». Se le cose andranno per il meglio, tali sistemi potranno essere estesi a tutto il Veneto. Sarebbe un passo in avanti fondamentale perché, almeno all'inizio, i sintomi delle infezioni da coronavirus e quelli delle influenze stagionali sono sostanzialmente sovrapponibili.

MALATTIE SIMILI
Le malattie potrebbero confondersi. Il vaccino contro l'influenza potrà essere di grande aiuto. Con il nuovo sistema, comunque, sarebbe possibile chiarire subito ogni caso sospetto, facendo scattare a colpo sicuro l'isolamento delle persone contagiate dal Covid-19 e riducendo al minimo il rischio di nuove diffusioni. Si gioca tutto sulla tempestività degli interventi. Oggi il virus della pandemia continua a perdere potenza. Si vuole continuare su questa strada. «La virulenza sta calando. È lampante, non possiamo negarlo specifica il primario allo stesso tempo il virus sta sicuramente circolando di meno rispetto ai mesi scorsi, anche grazie alle misure di prevenzione che sono state adottate». Prevedere cosa accadrà da qui alla fine dell'anno non è ancora possibile. Però ci si può preparare al meglio per affrontare tutti gli scenari. Che sono essenzialmente tre: «Il Covid-19 potrebbe riacquistare la stessa virulenza di prima, anche se ad oggi pare abbastanza difficile fa il punto Rigoli oppure potrebbe tornare come successo con altri virus che sono diventati tra virgolette buoni e che ora fanno parte dei normali virus influenzali che tornano ogni anno». È andata così ad esempio con l'H1N1, il virus che nel 2009 è stato responsabile della cosiddetta influenza Suina. L'ultimo scenario, infine, contempla la possibilità che il Covid-19 possa semplicemente sparire. È già accaduto qualcosa di simile. «Potrebbe anche non tornare sottolinea Rigoli seguendo quanto abbiamo già visto con la Sars».
IL CASO SERENA

Un'ulteriore conferma che il coronavirus ha perso la potenza con la quale si era palesato tra febbraio e marzo arriva anche da quanto accaduto nell'ex caserma Serena, tra Treviso e Casier. La settimana scorsa nel centro di accoglienza per richiedenti asilo, dove ci sono 330 migranti e 28 operatori, erano emersi due casi di positività al Covid-19: un operatore che era da poco rientrato dal Pakistan e un richiedente asilo di 34 anni proveniente dalla Nigeria. Tutti gli altri tamponi di controllo sono risultati negativi. «E i due positivi sono praticamente stati male un solo giorno precisa Rigoli li poteva scoppiare una bomba. Invece non è successo. Ci si è fermati a due persone positive, che tra l'altro stanno bene». L'operatore si è negativizzato pochi giorni dopo il ricovero nell'unità di Malattie infettive di Treviso. È già stato dimesso. E proprio oggi potrebbe uscire dall'ospedale anche il richiedente asilo.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino