Costa al commissario: via i limiti alle grandi navi nel 2016

Costa al commissario: via i limiti alle grandi navi nel 2016
Sul tavolo del commissario a Ca' Farsetti ci ha messo veramente di tutto: la questione Porto, l'ipotesi dello scavo di un canale alternativo per far giungere le navi crociere...

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Sul tavolo del commissario a Ca' Farsetti ci ha messo veramente di tutto: la questione Porto, l'ipotesi dello scavo di un canale alternativo per far giungere le navi crociere alla Marittima, ma anche la vicenda delle bonifiche a Porto Marghera fino al traffico marittimo. Insomma, un "excursus" a 360 gradi al commissario prefettizio Vittorio Zappalorto. Paolo Costa ha anche premuto il pedale sull'acceleratore invitando il "nuovo inquilino" in Comune a tener presente una vicenda che, ovviamente, sta molto a cuore all'Autorità portuale.

Costa, che era accompagnato dal segretario generale, Claudia Marcolin, ha sottolineato al rappresentante di governo come, allo stato attuale delle cose, sarebbe difficile poter estendere al 2016 le limitazioni valide per la stagione crocieristica del 2015 (navi crociera non superiori alle 96 mila tonnellate secondo le disposizioni della Capitaneria di Porto). «É proprio questa ipotesi - sottolinea Costa - che oggi influisce in maniera artificiale sulle scelte del mercato crocieristico facendo spostare alcune navi in altri porti stranieri e italiani».

Il riferimento è fin troppo chiaro dopo le "avances" della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani raccolte da Costa Crociere per trasferire alcune linee (e navi) nel porto di Trieste. «É chiaro che occorrono regole nuove - ribadisce Costa - anche perchè le limitazioni erano state accettate, peraltro, dal Porto e dalle compagnie all'interno di un accordo che prevedeva il ritorno a condizioni normale a partire dal 2016 in presenza di una vita alternativa». Nell'incontro con il commissario Zappalorto, Costa ha affrontato anche altre questioni aperte come quella dell'«accessibilità» al Porto dopo la realizzazione e la messa in opera del Mose da garantire tramite la conca alla bocca di porto di Malamocco e tramite la realizzazione del porto off shore. «Abbiamo affrontato - sottolinea ancora Costa - il tema dell'individuazione di una via alternativa per ovviare al passaggio delle navi crociera davanti a San Marco con l'obiettivo di impedire che l'eccellenza della crocieristica venga messa in discussione dall'assenza di decisioni politiche». E in questo senso, infine, Costa ha rilanciato la richiesta di una rapida convocazione del Comitatone, che il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi aveva promesso potersi tenere entro la fine di luglio.
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Il Gazzettino