Corsi per parrucchiere, ipotesi di truffa

Corsi per parrucchiere, ipotesi di truffa
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Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. È l'ipotesi d'accusa in base alla quale la Procura di Venezia ha fatto perquisire, alcuni giorni fa, la sedi del Centro di formazione Ipea di San Donà di Piave (Venezia), specializzato in corsi per estetisti e parrucchiere, nonché quelle dell'Impresa sociale Accademia la Parigina di Treviso e l'Agenzia formazione lavoro di Padova.

Perquisite anche le abitazioni dei due amministratori di Ipea, il padovano Iles Braghetto, 62 anni, (già eurodeputato nelle lista dell'Udc, e prima assessore a Padova e consigliere regionale fino al 2006) e il veneziano Marco Spiandorello, 47 anni, di Pianiga, entrambi iscritti sul registro degli indagati.
Il sostituto procuratore Laura Cameli ha disposto le perquisizioni alla ricerca di documentazione riguardanti i contributi pubblici ricevuti dagli istituti di formazione, nonché le spese sostenute. L'inchiesta riguarda la gestione della formazione professionale nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014.
Braghetto e Spiandorello, assistiti dagli avvocati Paolo Marangoni e Andrea Antonello, hanno presentato ricorso davanti al Tribunale del riesame di Venezia per ottenere il dissequestro del materiale prelevato dagli investigatori: l'udienza di discussione del caso è fissata per il prossimo 14 aprile. Grazie alla presentazione del ricorso la difesa ha avuto la possibilità di estrarre copia degli atti dell'inchiesta depositati dagli inquirenti.
A far scattare le indagini della Procura lagunare sono stati alcuni esposti, uno dei quali presentati dal precedente amministratore di Ipea, Rosario Florio, il quale ha riferito di essere stato estromesso dalla società, raccontando che i successori vantavano conoscenze altolocate negli ambienti della Regione Veneto, dalla quale arrivano una parte consistente dei fondi destinati all'attività di formazione, finanziati anche attraverso il ricorso a stanziamenti europei. Un altro esposto è arrivato da una serie di docenti, i quali hanno segnalato presunte anomalie nei pagamenti dei loro compensi.
Per ora si tratta di ipotesi investigative ancora al vaglio della magistratura che, proprio per verificare la sussistenza di eventuali illeciti, ha disposto le perquisizioni e il sequestro di documentazione.

Attorno all'attività di Ipea da oltre un anno si sono scatenate polemiche e contestazioni, sfociate in denunce e controdenunce. Nel marzo del 2014 furono Braghetto e Spiandorello a rendere noto di aver presentato un esposto nei confronti di chi aveva gestito la scuola di estetica e acconciatura prima di loro, dal 2008 al 2011. Dello stato di tale esposto non è stato possibile avere informazioni. Nessuna dichiarazione da parte dei difensori di Braghetto e Spiandorello.
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Il Gazzettino