Coronavirus, chiuse università e scuole

Coronavirus, chiuse università e scuole
L'ORDINANZA REGIONALEPORDENONE Scuole di ogni ordine e grado chiuse da questa mattina. Ferme anche le Università di Udine e di Trieste e dunque il polo universitario pordenonese...

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L'ORDINANZA REGIONALE
PORDENONE Scuole di ogni ordine e grado chiuse da questa mattina. Ferme anche le Università di Udine e di Trieste e dunque il polo universitario pordenonese di via Prasecco. Il provvedimento varrà, per ora, fino al primo marzo: molte scuole sarebbero state comunque chiuse per tre giorni, come d calendario, per il Carnevale. Decisa anche la sospensione di ogni manifestazione che preveda aggregazioni di persone in luoghi chiusi - sia pubblici che privati - di tipo sportivo, culturale e religioso. Nella disposizione sono dunque comprese anche le messe. Sono queste le misure - oltre a quelle di carattere più strettamente sanitario che comunque erano in atto già a diversi giorni nei Pronto soccorso e negli ospedali del territorio regionale - che la Regione, dopo la dichiarazione di stato di emergenza decretata sabato scorso, ha deciso ieri e che il governo ha autorizzato ieri sera. Il comitato operativo della Protezione civile inoltre ha confermato i 14 casi in isolamento e ha confermato che, a ieri, in Regione non vi è alcun caso positivo.

LE MISURE

In particolare nelle scuole superiori del Friuli occidentale sono molti gli alunni che arrivano dal Veneto. E anche i corsi universitari di via Prasecco sono frequentati da studenti provenienti dalle vicine province venete. Sospensione e rinvio di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico. Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Sono alcune delle misure più importanti, analoghe a quelle che saranno previste per le zone colpite dal coronavirus nelle altre regioni come Veneto, Lombardia e Piemonte, e che il Friuli Venezia Giulia ha chiesto al Governo di poter adottare per il contenimento del rischio. Lo aveva annunciato ieri pomeriggio il presidente della Regione Massimiliano Fedriga subito dopo la videoconferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Capo Dipartimento della Protezione civile e commissario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli. Nel vertice di ieri pomeriggio erano presenti l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi e l'assessore all'Istruzione e ricerca Alessia Rosolen, oltre a rappresentanti delle Forze armate, Ufficio scolastico regionale e del trasporto pubblico locale. Fedriga ha posto la questione di non creare situazioni di disparità tra cittadini che vivono a pochi chilometri di distanza. «La popolazione del Friuli occidentale ha infatti scambi quotidiani con il vicino Veneto ed è necessario - ha sottolineato Fedriga - che vengano adottate misure uniformi. Le ordinanze della Regione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia verranno condivise per consentire misure omogenee». Tra le altre misure che entrano in vigore vi sono la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero e la previsione dell'obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in regione da zone a rischio epidemiologico come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria del proprio territorio per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. La Regione ha anche disposto la disinfestazione quotidiana di tutti i treni del trasporto ferroviario e dei mezzi delle società del servizio pubblico locale. «Stiamo operando - ha detto il presidente Fedriga come se in regione ci fossero dei casi di infetti. Ci sembra il modo migliore di operare per la massima prevenzione possibile».
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Il Gazzettino