Cordenons, giunta in quarantena. Isolati altri due sindaci

Cordenons, giunta in quarantena. Isolati altri due sindaci
Tutta la giunta del Comune di Cordenons è in isolamento. E non si tratta di quarantena volontaria, ma di una disposizione dell'Azienda sanitaria di Pordenone. C'è solo un...

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Tutta la giunta del Comune di Cordenons è in isolamento. E non si tratta di quarantena volontaria, ma di una disposizione dell'Azienda sanitaria di Pordenone. C'è solo un assessore, Lucia Buna, esente dal provvedimento. Questo perché non ha avuto contatti con il sindaco Andrea Delle Vedove, risultato positivo al Coronavirus martedì e già in isolamento domiciliare dopo alcuni giorni di febbre. Gli altri assessori sono costretti allo stop, così come i responsabili amministrativi del municipio che hanno avuto contatti stretti con il primo cittadino. In totale si tratta di una ventina di persone. Ieri il municipio è rimasto chiuso. «Ma oggi riaprirà a ranghi ridotti», ha spiegato l'assessore Giuseppe Netto.

Anche altri due sindaci, Gianni Giugovaz di San Quirino e Paolo Nadal di Roveredo, sono costretti all'isolamento dal provvedimento dell'Azienda sanitaria. Avevano infatti partecipato a un incontro al quale era presente Delle Vedove. Stesso destino (e medesimo collegamento) per il consigliere comunale di Porcia Fabio Bianchin, anch'egli in quarantena. Tutti gli esponenti politici e i dipendenti sottoposti alla medesima misura dovranno rispettarla tassativamente per 14 giorni.
L'AGGIORNAMENTO
Delle Vedove sta meglio. Le sue condizioni non sono preoccupanti e non è mai stato necessario il ricovero ospedaliero. Una precisazione fondamentale: nessuna delle altre persone sottoposte alla misura dell'isolamento domiciliare ha mai manifestato sintomi riconducibili al Coronavirus. Per questo non sono in corso tamponi, ma solamente le misure precauzionali imposte dall'Azienda sanitaria.
IN PARLAMENTO

Intanto ieri il parlamentare pordenonese della Lega Massimiliano Panizzut è dovuto rientrare a Pordenone da Roma. Gli è stato negato l'accesso alla Camera dei deputati perché sarebbe stato a contatto (non stretto) con un collega poi risultato positivo al Coronavirus. Panizzut non potrà entrare a Montecitorio sino al 18 marzo e ora attende di conoscere eventuali decisioni che lo riguardano dall'Azienda sanitaria di Pordenone. «Misura corretta in un momento difficile», ha commentato Panizzut a proposito della sua esclusione dalla Camera.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino