Controlli in laguna anche ieri È caccia ai 40 cavalli truccati

Controlli in laguna anche ieri È caccia ai 40 cavalli truccati
STRETTA ALLA NAUTICAVENEZIA Lo spauracchio delle pesanti multe per chi ha il motore truccato unito all'ordinanza della Capitaneria che impone velocità limitate sui canali...

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STRETTA ALLA NAUTICA
VENEZIA Lo spauracchio delle pesanti multe per chi ha il motore truccato unito all'ordinanza della Capitaneria che impone velocità limitate sui canali marittimi sta funzionando. Anche ieri ci sono stati molti controlli in laguna, per lo più concentrati sui famigerati cofani e open col 40 per vedere se erano stati elaborati o semplicemente, nel caso dello Yamaha F 40, un motore con quasi 1000 cc di cilindrata, pesante più di un quintale e con quattro valvole per cilindro che viene venduto depotenziato per andare senza patente ma che, nella maggior parte dei casi, viene aperto con una semplice operazione.

Per tutta la giornata di ieri, con controlli in acqua fino a sera, erano ben pochi quelli che provavano ad andare in planata (anche se non sono mancati vari episodi) tra il canale delle Navi, il bacino di San Marco e il canale della Giudecca. Come per miracolo, anzi, è stata riscoperta la navigazione lenta, quella che non fa baffi a prua né onde, né fa procedere le barche a velocità elevatissime.
Anche le poche imbarcazioni da granturismo andavano molto più piano del solito, ma il lavoro è ancora molto poco e non è necessario correre da una parte all'altra per fare un nuovo carico. La prova del nove ci sarà tra luglio eagosto, quando torneranno (così pare) i turisti balneari sul litorale che vorranno visitare anche Venezia.
Lo stesso vale per i taxi: ben pochi ieri in acque marittime hanno provato a pigiare sulla manetta.
La questione che ha creato più allarme sociale è comunque quella legata ai motori senza patente che in realtà hanno una potenza che la richiederebbe e il cui successo di vendite in laguna rappresenta un unicum a livello nazionale. La corsa ad acquistare la flangia e richiudere il condotto di aspirazione effettivamente c'è così come le richieste ai meccanici e alle officine di rimettere le cose a posto.
Sul piatto c'è la minaccia non solo di pesanti multe con il sequestro di barca e motore, ma anche problemi di natura assicurativa per via della potenza assicurata, che non corrisponde a quella dichiarata.

C'è ancora chi spera che si tratti di un fuoco di paglia, ma dopo quello che hanno trovato, le forze dell'ordine sono intenzionate a proseguire.
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Il Gazzettino