Contro il tumore A novembre tiriamole fuori

Contro il tumore A novembre tiriamole fuori
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PREVENZIONE
PADOVA Negli ultimi cinque anni, in Veneto, grazie alla campagna di prevenzione sono stati scoperti undici casi di tumore al testicolo tra 18 e 25 anni. In vista della giornata mondiale dell'uomo e in occasione di Movember, il mese dedicato alla salute maschile, parte la campagna A novembre tiriamole fuori promossa dalla Fondazione Foresta onlus. Con ironia e provocazione, l'obiettivo è invitare gli uomini di tutte le età a prenotare un controllo andrologico.

Gli ultimi dati segnalano un aumento di tumori testicolari e, in particolare, il Veneto mostra un tasso di 8 casi ogni centomila abitanti, più alto di un punto rispetto la media nazionale che si ferma a 7. Ogni anno in Italia si registrano 2.400 nuove diagnosi. «Quali siano le cause di questa crescita non è ancora dimostrato, ma è innegabile una relazione tra le alterazioni della funzione testicolare e il forte inquinamento ambientale, come già documentato nei Paesi scandinavi - spiega il professor Carlo Foresta -. Molte forme di inquinamento, comprendenti i pesticidi, i derivati della plastica come ftalati, bisfenoli e Pfas, interferiscono con la funzione degli ormoni testicolari e sia negli animali che nell'uomo è stato dimostrato che determinino alterazioni del sistema endocrino-riproduttivo con riduzione della fertilità, criptorchidismo e tumori testicolari». Nel Veneto questo fenomeno risulta essere ancora più evidente: qui l'incidenza diventa ancora più elevata negli uomini under 50, superando addirittura i paesi scandinavi, che sono ad oggi considerati come i Paesi a più elevata incidenza di questo tumore. La campagna meme-marketing è stata creata con Superfly Lab. «Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa spiega il vicepresidente della Provincia, Vincenzo Gottardo per l'importanza della prevenzione e dell'informazione già in età giovanile. Fare prevenzione significa permettere di ridurre il rischio di sviluppare delle malattie eliminando i fattori all'origine, identificandole precocemente in modo da poter intervenire al più presto e consentire maggiori probabilità di guarigione. Il risultato, quindi, non è solo la riduzione del rischio di ammalarsi, ma anche una migliore qualità della vita».
L'approccio clinico proposto dalla Fondazione Foresta è mirato ad ogni fascia di età per le più specifiche patologie. Ai diciottenni, ad esempio, è consigliata l'ecografia testicolare e i test delle malattie sessualmente trasmissibili, con tanto di consulenza e supporto psicologico. Dai trent'anni si aggiunge l'esame del liquido seminale e dei colloqui sui fattori di rischio che portano all'infertilità, mentre dai cinquant'anni si affrontano problematiche più complesse, come andropausa, osteoporosi e disfunzione erettile.

«L'esercito e la sanità militare - dice Sergio Garofalo, direttore dell'Ospedale Militare di Padova hanno svolto senza risparmio di energie un ruolo importante nella prevenzione delle malattie anche perché già ai tempi della leva venivano diagnosticate moltissime malformazioni sia a carico dell'apparato cardio vascolare che genitale maschile. La cultura della prevenzione rappresenta quindi un momento fondamentale per impedire il rischio della progressione delle malattie. Oggi grazie alle visite periodiche stabilite con la medicina preventiva si riescono ad evitare l'aggravarsi di malattie e patologie che diversamente diventerebbero inoperabili». La campagna di sensibilizzazione vede anche l'appoggio del mondo del rugby padovano. Informazioni al numero verde 800 100 123.
Elisa Fais
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino