Conte rapinato diventa 007: trova l'orologio

Conte rapinato diventa 007: trova l'orologio
IL CASOPADOVA Si è trasformato in investigatore e dopo quasi un anno dalla rapina è riuscito a trovare l'orologio rubato su internet, a fronte di innumerevoli ricerche....

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IL CASO
PADOVA Si è trasformato in investigatore e dopo quasi un anno dalla rapina è riuscito a trovare l'orologio rubato su internet, a fronte di innumerevoli ricerche. Protagonista il conte Antonio Caudullo, nobiluomo di origine siciliana e unico nipote di Tano, la prima voce di Topolino. «Ho setacciato il web alla ricerca dell'orologio, non mi sono rassegnato. E finalmente sono riuscito a trovarlo, era in vendita su un noto sito che si occupa di orologi» racconta Caudullo.

IL FATTO
La rapina risale alla fine di luglio dello scorso anno. Era sceso nel garage della sua villa in via Palestro per prendere l'auto quando si è ritrovato di fronte due uomini armati. Gli hanno puntato contro una pistola e sotto minaccia lo hanno fatto rientrare in casa, poi lo hanno imbavagliato e legato. Dei tanti orologi che Caudullo ha acquistato negli anni (i più preziosi conservati in banca), ne ha consegnato uno e 1.100 euro in contanti. La vittima ha provato a dire ai suoi rapinatori di soffrire di problemi di cuore ma non lo hanno ascoltato. I malviventi erano convinti avesse un'intera collezione dentro casa, idea probabilmente formatasi guardando le foto pubblicate sui social da Caudullo stesso. Dopo di che i due ladri sono fuggiti all'avvertimento del conte: nel giro di pochi minuti sarebbero rientrate le sue domestiche e una di loro era fidanzata con un poliziotto. Informazione che ha allarmato i due ladri, scappati via di corsa. Una terribile vicenda che l'uomo ancora non riesce a dimenticare. E due giorni dopo quel fatto (che inizialmente non aveva denunciato alla polizia) è stato derubato un'altra volta da uno dei due uomini autori della prima rapina. Questa volta non è stato minacciato con una pistola, ma con un lungo coltello. Riuscito a sfuggire al controllo del rapinatore, troppo impegnato a cercare questa famosa collezione di orologi, Caudullo è uscito in strada urlando «Al ladro!» costringendo il malvivente a darsela a gambe.
LA DENUNCIA
E si è infine deciso a denunciare i fatti alle forze dell'ordine «Non mi dava pace, ho continuato a cercare. Me lo sentivo che prima o poi lo avrei ritrovato continua Qualche giorno fa ho visto un annuncio su un noto sito di compravendita e sembrava proprio il mio. Non riuscivo quasi a crederci, all'inizio ho pensato a una coincidenza, poi però mi sono insospettito. Un orologio del genere è pregiato, non si trova ovunque. Così ho contattato la direzione del sito, ho fornito tutti i documenti utili al riconoscimento e mi hanno confermato che era proprio l'orologio rubato quel maledetto giorno. Così ho portato le mail e i riferimenti alla polizia perché venisse recuperato, sembra che si stia muovendo l'Interpol perché l'orologio si trova a Varsavia. Chissà che viaggio avrà fatto per arrivare in Polonia».

Una conclusione che solleva l'animo di Caudullo, appena partito per le vacanze estive fuori Padova. «È stato un periodo difficile, ora la mia famiglia può finalmente stare tranquilla. Ci godremo un po' di pace e serenità, torneremo alle nostre vite» dice, riferendosi all'assoluzione per non aver commesso il fatto della figlia Rosanna Caudullo in merito all'aggressione all'avvocato Piero Longo avvenuta lo scorso 30 settembre sotto casa del legale, per la quale sono stati rinviati a giudizio i due fidanzati, Luca Zanon e Silvia Maran con l'accusa di lesioni gravi, porto abusivo di arma da fuoco e violazione di domicilio.
Silvia Moranduzzo
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Il Gazzettino