Contagi in calo nei distretti, già recuperate 700 visite sospese

Contagi in calo nei distretti, già recuperate 700 visite sospese
(m.f) Si è scesi sotto la soglia dei 2mila positivi. Non accadeva da mesi. Oggi sono esattamente 1.963 i trevigiani che stanno combattendo contro il coronavirus. Dopo il rialzo...

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(m.f) Si è scesi sotto la soglia dei 2mila positivi. Non accadeva da mesi. Oggi sono esattamente 1.963 i trevigiani che stanno combattendo contro il coronavirus. Dopo il rialzo di metà aprile, l'indice Rt si conferma in calo. Il 18 aprile era a 0,56. Dieci giorni dopo era tornato a sfiorare l'1. Cioè la soglia oltre la quale i contagi continuano a moltiplicarsi. E lunedì si è attestato a quota 0,81. Nella Marca si registrano 75 casi a settimana per 100mila abitanti. Un numero sempre più lontano dal livello di guardia dei 250 casi, che fa scattare la chiusura delle scuole dalla seconda media, compresa, in su. Nello specifico, nel distretto di Treviso Sud si è a 98 casi. In quello di Treviso Nord a 77. Nel distretto di Asolo si è scesi a 78. E in quello di Pieve di Soligo addirittura a 48. Solo due comuni presi singolarmente restano sopra i 250: San Zenone e Segusino. Anche i ricoveri in ospedale stanno diminuendo, seppur lentamente. «Nei reparti ordinari ci sono 86 pazienti. La discesa non è impetuosa, ma siamo comunque in fascia azzurra fa il punto l'Usl per quanto riguarda le Terapie intensive siamo ancora in fascia gialla per due ricoveri. L'andamento però è confortante». La pressione resta ancora elevata nelle aree semi-intensive. Gli ospedali sono tornati a effettuare le visite e gli esami non urgenti, sospesi durante il picco peggiore dell'epidemia. In una settimana sono state recuperate 702 visite sospese. Restano quasi 9mila appuntamenti ancora da fissare. Le difficoltà maggiori riguardano la Pneumologia (958) e la Radiologia di Treviso (804). Più la Pneumologia (661) e la Gastroenterologia del distretto di Asolo (967), dove scarseggiano gli specialisti. «Contiamo di recuperarle nel giro di 15 giorni» afferma il direttore generale Benazzi.

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Il Gazzettino