Consvipo, futuro appeso a un filo: oggi il verdetto

Consvipo, futuro appeso a un filo: oggi il verdetto
L'ASSEMBLEAROVIGO Assemblea fiume quella svoltasi l'altro ieri nella sede di Consvipo. Quasi tre ore di fitti dialoghi tra il presidente della Provincia Marco Trombini (presidente...

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L'ASSEMBLEA
ROVIGO Assemblea fiume quella svoltasi l'altro ieri nella sede di Consvipo. Quasi tre ore di fitti dialoghi tra il presidente della Provincia Marco Trombini (presidente della seduta, avendo il maggior numero di quote, comprese quelle dei Comuni di Ceneselli e Badia), il presidente del Consorzio Angelo Zanellato e la trentina di sindaci (sui 48 soci).

IL FUTURO
In apertura di assemblea Trombini ha relazionato sugli ultimi risvolti della crisi del Consvipo: dalla possibilità di messa in liquidazione dell'ente al tavolo convocato con i sindacati in Prefettura. Quindi la decisione di stracciare l'ordine del giorno, che prevedeva la cessazione del Consorzio per lo Sviluppo. «Questo è un grande atto di responsabilità da parte di tutti noi - ha evidenziato Trombini, visibilmente provato dalla lunga riunione - Ora ci diamo appuntamento a venerdì (oggi, ndr) in occasione dell'incontro all'Ato, per il primo incontro di Acquevenete. Dopo si troverà prima della fine dell'anno, con l'obiettivo di raggiungere il 33,1% delle quote, utile a votare la tabella contributiva, senza la quale i progetti per i lavori socialmente utili non possono continuare ad esistere. Servirà per forza la presenza del Comune di Rovigo, che ha il 10,7% delle quote, visto che la Provincia, che ha il 42,5% di quote, non può votare».
LAVORI SOCIALMENTE UTILI
Per Zanellato anche senza il Comune di Rovigo si potrebbe raggiungere la percentuale prevista nello statuto. «Chiaramente - riconosce - se Rovigo presenzierà alla seduta di fine anno, sarà per tutti molto più facile votare. Però non è detto che non si riesca ad avere tutti i Comuni, perchè basta dire ai sindaci che senza questo importante voto tante persone, da loro stessi segnalatici, resteranno senza lavoro».
COOPERATIVE IN ALLARME
Simone Brunello, direttore di Confcooperative e direttore di Asercoop (soggetto accreditato per i lavori socialmente utili), ha spiegato che se Consvipo dovesse cessare la sua attività si andrebbe incontro a una situazione a dir poco drammatica. «Stiamo parlando di 288 persone, inserite in tre tipi di progetti in tutto il Polesine, per un totale di 1,7 milioni di euro, finanziati anche grazie alla Fondazione Cariparo - spiega - Si tratta per lo più di contratti di lavoro della durata di sei mesi, che nel 30% dei casi si trasformano in lavori a tempo pieno. I soggetti coinvolti sono soprattutto uomini sopra i 50 anni, con reddito Isee molto basso e situazioni familiari molto complesse. In tutto sono 13 le cooperative coinvolte in questi lavori, che riguardano: manutenzioni, sfalcio dell'erba, sevizi di supporto a uffici tecnici, apertura di biblioteche e musei».
COMUNI IN ATTESA

Molto nervosismo tra gli amministratori in sala l'altro pomeriggio all'assemblea di Consvipo. Il primo ad andarsene è stato Massimo Bergamin sindaco di Rovigo, impegnato nel consiglio comunale. «È stato proposto di fare un tavolo tecnico, ma sottolineo che a Rovigo di soldi non ne arrivano». Per ora Consvipo è salvo: oggi, comunque, si torna a parlarne.
Marco Scarazzatti
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Il Gazzettino