Uscire dal Consvipo è pressoché impossibile al momento. Il presidente della Provincia, Marco Trombini, torna a lanciare l'idea di «mettere all'ordine del giorno dell'assemblea...
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Trombini valuta l'utilità del Consorzio per lo sviluppo. «Qualcosa ha fatto in passato, ma ora è un pezzo che non fa quasi nulla. Allora vediamo di capire se ne vale la pena di tenere in piedi una cosa del genere». Come? Trombini non vuole che queste prese di posizione si basino su slogan o boutade in cui due schieramenti, centrodestra e centrosinistra, si contrappongono. «Ci si deve basare sui dati. Convocherei i revisori dei conti e il consulente finanziario e metterei sul tavolo, davanti a tutti i soci, nero su bianco, quel che hanno fatto e quello che stanno facendo e poi si risponde: vale la pena continuare? Questo ente è utile o è un carrozzone?».
Il presidente Angelo Zanellato, ovviamente, non è d'accordo. «Chi parla male del Consorzio lo fa con scarsa conoscenza di cosa sia il territorio. Non vogliamo solo difendere il fortino, ma operare per il bene del Polesine. Più volte abbiamo parlato e interloquito per capire la Provincia e gli altri Comuni che idee abbiao su questo territorio. Nessuna risposta o quasi».
Manca, insomma, manca un indirizzo che aiuti il Consvipo a lavorare bene. «Tutto quello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto grazie a uno stimolo nostro. I soci non ci dicono cosa vogliono. Il problema non è che il Consorzio non produce, ma che mancano le idee: cosa deve fare? Le amministrazioni sono troppo impegnate per pensare, evidentemente, a progetti di lungo respiro».
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Il Gazzettino