Conficoni: «Il Comune limiti gli ingorghi» Loperfido: «Valuteremo nuove misure»

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IL CONTRACCOLPO PORDENONE Le novità comportano dei disagi. La...

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IL CONTRACCOLPO

PORDENONE Le novità comportano dei disagi. La rivoluzione del mercato ha pure un rovescio della medaglia. C'è chi ha protestato per l'assenza di parcheggi e chi ha mal digerito il fatto che, spostando alcune bancarelle in piazza Risorgimento, la viabilità abbia subito dei rallentamenti. Il risultato? Macchine e autobus in colonna all'incrocio semaforico tra piazza Risorgimento e viale Dante. «Le novità che il temporaneo spostamento del mercato ha portato con sé - ha detto il consigliere comunale Nicola Conficoni (Pd) - sono indubbiamente significative. A maggior ragione perché in piazza della Motta, via Roma e piazzetta Pescheria si poteva ancora parcheggiare. Per valutarne compiutamente l'impatto bisogna aspettare del tempo. Sin d'ora, comunque, chiediamo all'amministrazione comunale di studiare degli accorgimenti per limitare le code che si sono formate in via Santa Caterina dove lo spostamento della fermata di alcuni autobus non favorisce gli utenti del trasporto pubblico, in particolare quelli che devono recarsi a Borgomeduna e cambiare mezzo. Poiché se tenute in garage non potrebbero essere utilizzate, inoltre, le auto dei residenti nelle vie in cui la circolazione è vietata devono poter sostare su strada e nel parcheggio ex Domenicani-Licinio gratuitamente o comunque ad un prezzo simbolico. Nelle prossime settimane - avverte Conficoni - continueremo a monitorare la situazione e ad ascoltare i cittadini che vorranno segnalarci ulteriori problemi, così da portarli all'attenzione dell'amministrazione comunale». L'assessore Loperfido è chiaro: «Spiace infinitamente per quei cittadini che si sono visti rimuovere le auto, ma la polizia locale non poteva fare diversamente. Avvisi e comunicazioni non sono mancati negli ultimi periodi. Il caos del traffico? Vedremo se ci sono possibilità di manovra ma prima di tutto vorrei chiedere ai cittadini di portare un po' di pazienza». Dello stesso avviso è il sindaco Alessandro Ciriani: «Siamo consapevoli dei disagi che sta comportando un cambiamento così profondo, ma prima o poi si doveva intervenire su piazza della Motta che è uno dei luoghi simbolo di Pordenone e non può più rimanere in quelle condizioni. D'altro canto non possiamo dilazionare e scaglionare i cantieri. Partiamo contemporaneamente in tante aree perché i fondi nazionali ed europei che abbiamo intercettato per fare i lavori hanno una scadenza. Perdere questo treno - avverte - sarebbe sciocco, imperdonabile e condannerebbe Pordenone al declino. I nostri uffici hanno lavorato con dedizione al trasloco cercando di far combaciare al meglio tutti i pezzi del mosaico. E' una situazione nuova e siamo disponibili, laddove possibile, ad apportare aggiustamenti»

Al.Co.
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Il Gazzettino