Concorso sospetto al Bo, indagini chiuse

Concorso sospetto al Bo, indagini chiuse
L'INCHIESTAPADOVA La notifica è arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì e suona tanto come il preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Perché il sostituto procuratore...

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L'INCHIESTA
PADOVA La notifica è arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì e suona tanto come il preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Perché il sostituto procuratore Sergio Dini ha chiuso l'inchiesta che vede indagato per abuso d'ufficio il direttore generale dell'Università di Padova, l'ingegner Alberto Scuttari, accusato di aver creato ad hoc un concorso per un posto di dirigente al Bo e di averlo, poi, pilotato per far sì che a vincere quel bando fosse la sua stretta e, da dieci anni, fida collaboratrice, Donata Boesso, attuale addetto alle relazioni esterne del Bo. A sua volta destinataria dell'avviso di chiusura indagini firmato dalla procura, che pure a lei contesta l'abuso d'ufficio con cui sarebbe stato violato l'obbligo dell'astensione di bandire e partecipare al concorso in quanto i due protagonisti si conoscevano.

I FATTI
Le indagini hanno fatto emergere anche un rapporto quotidiano tra Scuttari e Boesso che nei loro viaggi istituzionali (a Roma o Milano) più volte avevano soggiornato negli stessi hotel. L'inchiesta nasce da un esposto della Confederazione unitaria di base che aveva soffiato al rettore Rosario Rizzuto e al prorettore vicario Giancarlo Dalla Fontana, il nome della vincitrice indovinandolo. Previsione diventata spina dorsale di un esposto in cui venivano segnalate una serie di anomalie legate al bando, affisso alla bacheca internet del Bo il 31 gennaio 2017, a firma dello stesso dg Scuttari. Perché a contare nei prerequisiti della nuova figura richiesta dalla governance dell'ateneo non era tanto la laurea, quanto l'esperienza specifica del candidato in materia di rapporti con le istituzioni. Oltretutto, lamentavano i sindacati, era quasi impossibile accedere al link del bando, pubblicato sul sito per soli sette giorni tra cui sabato e domenica.
L'ACCUSA

Insomma il bando sembrava cucito su misura per le caratteristiche dell'ex collaboratrice veneziana di Scuttari. Che laureata non è, appunto, e che si è aggiudicata il bando grazie a crediti aggiuntivi dovuti alla sua esperienza. A infittire i sospetti, poi, due curriculum. Tra il 2006 e il 2009, mentre Scuttari è alla guida della sezione padovana dell'Esu, Donata Boesso cura le relazioni esterne per le attività di orientamento e fundraising. L'anno dopo eccoli di nuovo fianco a fianco all'università Ca' Foscari di Venezia: Scuttari direttore generale dell'ateneo veneziano e Boesso con diversi incarichi per la stessa università. Collaborazione che nel febbraio 2017 si sposta a Padova dove Donata Boesso diventa responsabile delle relazioni esterne del Bo nel rapporto con ministeri, Regioni e finanziatori.
Nicola Munaro
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Il Gazzettino