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PORDENONE Più offerta, più concorrenza, e non mancano le rivalità basate sulla provenienza geografica. Il mercato delle badanti ormai è materia da paniere dell'Istat, e anche a Pordenone dev'essere abbandonato lo stereotipo dell'assistente a domicilio originaria dell'Europa dell'est. L'arrivo delle giovani italiane, e in questo caso pordenonesi, ha segnato una svolta, e ora la guerra la si fa sul prezzo. Una badante a tempo pieno, infatti, può arrivare a costare a una famiglia anche 1.500 euro al mese. Cifre valide se si parla di contratti a regola d'arte, ma è proprio su questo punto che si gioca la partita. Tante giovani pordenonesi, infatti, accettano incarichi che garantiscono la metà dello stipendio senza però richiedere un regolare inquadramento.
A Pordenone da circa quattro anni opera la Gallas Group, agenzia che mette in contatto badanti e famiglie. Dalla voce degli esperti del settore arriva la conferma della tendenza registrata. «È vero - spiegava tempo fa Lorenzo Gallas - abbiamo notato anche noi questo trend. Già da qualche tempo le persone di nazionalità italiana che si propongono come badanti sono in netto aumento. C'è anche qualche uomo, anche se si tratta di casi isolati. Il mercato delle badanti che garantiscono il domicilio con l'anziano 24 ore su 24 è ancora dominato dalle persone provenienti dall'estero, ma le italiane iniziano a farsi strada soprattutto nel campo dell'assistenza diurna. Si tratta di persone di mezza età, anche se abbiamo richieste anche da ventenni e trentenni senza un lavoro. Non ci sono solo disoccupate, ma anche badanti per vocazione. Si tratta di un lavoro difficile, non si può improvvisare». Ma se il lavoro non c'è, si è disposti a imparare in fretta.
M.A.
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Il Gazzettino