«Con quindici iscritti l'asilo rimarrà aperto»

«Con quindici iscritti l'asilo rimarrà aperto»
Paolo Romor: «Se ci sono quindici bambini, non si chiude». Mamme un po' rasserenate, ieri mattina, innanzi alle assicurazioni dell'assessore alle Politiche educative, con il...

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Paolo Romor: «Se ci sono quindici bambini, non si chiude». Mamme un po' rasserenate, ieri mattina, innanzi alle assicurazioni dell'assessore alle Politiche educative, con il quale hanno avuto un breve incontro, dopo aver manifestato fuori da Ca' Farsetti per salvare la scuola dell'infanzia XXV Aprile, frequentata dai loro figli, ma a rischio chiusura per la penuria di iscrizioni.

Ieri mattina c'erano dieci mamme, uno zio e due bambini, ma la scuola comunale, in vita dal 1976, era rappresentata dalle sagome disegnate di tanti bimbi, dal momento che la XXV Aprile non solo rende un servizio alla popolazione residente nell'isola, ma accoglie anche i figli delle detenute e i piccoli ospiti della vicina Casa Famiglia.
Le mamme erano sostenute dalla consigliera comunale Monica Sambo, che ha anche presentato un'interpellanza, e dal consigliere di municipalità Roberto Vianello. «Chiudere la scuola dell'infanzia sarebbe un grave danno per l'isola - ha affermato Monica Sambo - Se si vogliono proporre delle politiche per la residenzialità non si può iniziare chiudendo gli asili. Venezia deve essere una città viva con residenti, attività produttive, ospedali, servizi ma soprattutto scuole».
Le mamme Alessia Martin e Sara Tenderini hanno osservato come una scuola chiusa poi non riapra più, anche se ci fosse un'inversione di tendenza nelle iscrizioni.
«Nell'isola vi sarebbero altre famiglie interessate - raccontano - le quali, spaventate dalla possibilità di una chiusura, hanno preferito scegliere un'altra scuola. Il primo ingresso scolastico, all'età di tre anni, significa le prime amicizie, l'affetto da costruire con le maestre e con l'edificio stesso, considerato una seconda casa. Distruggere tutto questo diverrebbe un'azione penosa e diseducativa per gli stessi bambini». Zio Costantino Busato rincara: «Venezia è solo alberghi e ristoranti, non possiamo togliere anche i servizi».
Attualmente la scuola è frequentata da 24 bambini; l'anno prossimo dodici di questi andranno alle elementari.

Due sono le nuove iscrizioni, implementate da una terza nel 2018, tali da raggiungere il numero di 15 previsto per legge.
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Il Gazzettino