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A seguire il battesimo politico di Nicola Pellicani, l'ex vicesindaco Sandro Simionato ed ex assessori come Alessandro Maggioni, Andrea Ferrazzi e Tiziana Agostini, oltre a iscritti e simpatizzanti desiderosi di voltare pagina nel segno della continuità amministrativa. In parole povere, le anime storiche del Pd con relativi sostenitori interni ed esterni, più gli alleati moderati. Suoi punti forti, l'essere un esterno e un volto nuovo, le amicizie autorevoli di Massimo Cacciari e Giorgio Napolitano e il ruolo ricoperto nella fondazione intitolata al padre. Vantaggi che però potrebbero rivelarsi boomerang, se dovesse essere visto come il simbolo del «tutto cambi per non cambiare nulla».
Felice Casson, invece, raccoglie innegabilmente le simpatie di quanti sollecitano un taglio netto con il passato: dagli iscritti che chiedono da tempo al Pd di "dire qualcosa di sinistra" come Marino Chiozzotto ai membri di diversi comitati cittadini come Salvatore Lihard, senza dimenticare ambientalisti e centri sociali.
Il renziano della prima ora Jacopo Molina sembra invece fare breccia su chi vuole cambiare registro ma teme "salti nel buio". Pescando consensi all'interno e soprattutto all'esterno di un partito con il quale spesso è entrato in polemica.
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Il Gazzettino