Con l'Austria in zona rossa, i carinziani fanno tappa a Tarvisio per l'aperitivo

Con l'Austria in zona rossa, i carinziani fanno tappa a Tarvisio per l'aperitivo
LA SITUAZIONETARVISIO Nell'ultimo fine settimana sembrava davvero lontanissimo nel tempo quel 4 giugno quando la Kleine Zeitung, uno dei quotidiani più letti in Carinzia,...

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LA SITUAZIONE
TARVISIO Nell'ultimo fine settimana sembrava davvero lontanissimo nel tempo quel 4 giugno quando la Kleine Zeitung, uno dei quotidiani più letti in Carinzia, titolava a tutta pagina Italien muss warten (l'Italia deve aspettare) spiegando che i casi di Covid-19 nel nostro Paese fossero ancora troppo alti e che superare il confine - in realtà totalmente riaperto solo una decina di giorni dopo - non fosse una scelta così opportuna. Ora con tutta l'Austria in zona rossa e sottoposta fino al 30 novembre a un lockdown quasi totale, la situazione si è ribaltata. Così se durante la prima ondata trovare un austriaco in Valcanale era diventato difficile, ora che bar, ristoranti, pub e locali notturni dovranno restare chiusi (fatto salvo il servizio d'asporto), ecco che le auto targate Villaco - e Carinzia più in generale - non sono per nulla una rarità. Certo, in un fine settimana normale non era difficile che il tedesco fosse tra le lingue più parlate nelle vie del centro tarvisiano, ma ora le cose sono cambiate a tal punto che anche gli stessi titolari delle attività hanno accolto con piacere questo afflusso inaspettato. La preoccupazione era che le notizie dei contagi provenienti dall'Italia spaventassero nuovamente i vicini austriaci, cosa che - almeno per ora - pare invece non essere avvenuta. In questo primo weekend di chiusura oltreconfine, infatti, Tarvisio è diventata ancora di più meta ambita di molti carinziani che, impossibilitati a farlo nel loro Paese, sono giunti in Valcanale per bersi un caffè al sole, godersi un bicchiere di vino approfittando del clima insolitamente mite per il periodo o mangiare (ma solo a pranzo) una pizza in totale relax. A favorire la cosa ci sono stati anche diversi articoli apparsi negli ultimi giorni sulla stampa austriaca che, pur sottolineando che anche in Italia è in vigore la suddivisione in colori e le regole vadano rispettate pena multe salate da pagare, hanno raccontato di una Tarvisio viva specialmente se paragonata a ciò che accade pochi chilometri oltre il valico di Coccau. «È tutto chiuso in Austria, in Italia va molto meglio» i commenti abbastanza generalizzati raccolti tra i clienti austriaci seduti ai tavolini dei bar a godersi quella che la Kleine Zeitung descrive come la dolce vita che «inizia dietro il vecchio confine con l'Italia». Una situazione esattamente opposta a quella di soli sei mesi fa, quando erano proprio i tarvisiani, costretti in casa, a invidiare i cugini carinziani. Ma c'è anche chi, come durante il lockdown di marzo, pare non apprezzare troppo questa situazione, augurandosi sui social che invece sia limitato se non addirittura vietato l'ingresso degli austriaci. Il motivo? Chi viene da oltre confine sarebbe colpevole di rispettare malvolentieri, o addirittura affatto, le regole italiane mettendo così a serio rischio la permanenza non solo di Tarvisio, ma dell'intera regione, nella zona gialla. Sfoghi che, per ora, hanno trovato pochi apprezzamenti e tante critiche.

Tiziano Gualtieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino