Comune, un conto di 130 mila euro per il referendum senza alcun esito

Comune, un conto di 130 mila euro per il referendum senza alcun esito
(Al.Rod.) Referendum sulle trivelle, a Padova solo per pagare il personale del Comune sono stati spesi oltre 130 mila euro. Nonostante la consultazione sulle estrazioni in mare-...

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(Al.Rod.) Referendum sulle trivelle, a Padova solo per pagare il personale del Comune sono stati spesi oltre 130 mila euro. Nonostante la consultazione sulle estrazioni in mare- voluta, tra gli altri, anche dalla Regione Veneto- si sia conclusa con un nulla di fatto, in quanto non è stato raggiunto il quorum, ora il Comune deve mettere mano al portafoglio. Con tre distinte determine del settore Servizi demografici, palazzo Moroni l'altro giorno ha dovuto mettere sul piatto la bellezza di 132mila euro. Solo per pagare il personale comunale che si è occupato della raccolta e della trasmissione dei dati, sono stati spesi 20mila 041 euro. A questa cifra vanno aggiunti altri 19 mila 152 euro che sono andati a 4 lavoratori assunti per due mesi e incaricati di farsi carico di buona parte della burocrazia legata alla consultazione referendaria dello scorso 17 aprile. A questa cifra vanno aggiunti 93 mila 836 euro con cui sono stati pagati tutti i dipendenti comunali coinvolti nelle operazioni legate al voto. Naturalmente i 130 mila euro non comprendono il pagamento delle centinaia di scrutatori impiegati nella consultazione referendaria. Soldi a parte, l'affluenza al referendum di domenica 17 aprile in provincia si è aggirata sul 41 per cento, mentre la città si è attestata sul 42,25 per cento. Un dato nettamente superiore alla media nazionale e anche a quella regionale.

A Padova la partecipazione al voto ha avuto una andamento in costante progresso, ma troppo lento per innescare la quota del fatidico 50 per cento più uno dei cittadini aventi diritto al voto. Alle 12 aveva votato il 10,94 per cento dei 710.581 cittadini iscritti al voto, dei quali 343.385 maschi e 367.196 femmine. Il capoluogo era all11,77, Cartura al 13,9. Alle 19 la media provinciale sfiorava il 31 per cento (Padova al 31.7%, tra i Comuni con più alta affluenza San Giorgio delle Pertiche e Arzergrande con il 35 per cento). Lavoro accelerato dunque per presidenti e scrutatori che comunque la nott del 17 aprile hanno dovuto eseguire lo spoglio per garantire lesito del voto. Nei seggi non si sono registrati problemi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino