Comune: provvedimenti disciplinari da "esportazione"

Comune: provvedimenti disciplinari da "esportazione"
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Comune in bancarotta? Su qualcosa si potrebbe risparmiare. Sulla gestione dei provvedimenti disciplinari, per esempio, ora affidata all'Unione montana feltrina. Una esternalizzazione da 300-500 euro a provvedimento per un servizio che, secondo il segretario provinciale della sezione pubblica della Uil Gino Comacchio, potrebbe essere svolto tra le mura del municipio. «Tanto più di questi tempi - commenta - in cui non ci si può certo permettere sprechi per una letterina». Una scelta approvata con delibera di giunta circa un anno fa, assolutamente inspiegabile per il sindacalista dal momento che per anni la funzione è stata svolta dalla dirigenza di Palazzo Rosso e che, eventualmente, potrebbe essere messa in mano al segretario generale e all'avvocato comunale. «Non si comprende come mai un Comune capoluogo con fior fior di dirigenza lautamente pagata - prosegue Comacchio - con un ufficio contenziosi, un segretario generale con funzioni di consulente giuridico e comunque con la struttura più articolata rispetto alle altre amministrazioni della provincia, avverta l'esigenza di demandare ad altri servizi gestibili in casa. In questo modo, la persona a cui è rivolto il provvedimento è chiamata ad presentarsi a Feltre, con chiari disagi dovuti alla distanza. Si pregiudica il diritto di difesa del dipendente e si affida una questione delicata come la gestione dei rapporti con il proprio personale all'esterno, allontanandosi dal proprio organico».
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Il Gazzettino