L'hanno visto scendere velocemente la scala antincendio della Sme con un pacco in mano, raggiungere una Fiat Brava parcheggiata nel retro dell'esercizio commerciale e sistemare...
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Pare che i tre si trovassero a Pordenone perchè Nistor era stato contattato da un locale per fare il buttafuori. In auto avevano due macchine per caffè, una macchina per cucire, un'aspirapolvere e un contenitore in plastica: 1.500 euro di refurtiva. Il giudice Rodolfo Piccin ha convalidato gli arresti e aggiornato l'udienza al 5 novembre perchè l'avvocato Enrico Cogo ha chiesto termine a difesa. Secondo i carabinieri, avrebbero rubato e sarebbero poi usciti dalla porta di sicurezza. Ma la difesa contesta: i tre sarebbero andati sulle scale a cercare cartoni e avrebbero trovato larefurtiva. Una ricostruzione che non convince il giudice. C'era forse un basista?
Secondo i carabinieri, il sistema d'allarme collegato all'uscita di sicurezza non sarebbe scattato perchè inibito con una calamita. L'allarme, infatti, è stato controllato dopo il furto e funzionava regolarmente. Saranno i filmati della videosorveglianza a chiarire la dinamica del furto.
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Il Gazzettino