Commercianti contro Apcoa: «Rimborsateci i parcheggi»

Commercianti contro Apcoa: «Rimborsateci i parcheggi»
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LA POLEMICA
TREVISO Abbonamenti per la sosta comprati, ma mai utilizzati. Decine di commercianti e professionisti che lavorano in città, da settimane hanno avviato un braccio di ferro con Apcoa, la società che gestisce la sosta a pagamento in città, per ottenere almeno il rimborso parziale di quanto speso per i mesi di marzo, aprile, maggio, il cuore del periodo di quarantena dove moltissime attività sono rimaste chiuse. Senza contare che, proprio grazie a un accordo tra Apcoa e Ca' Sugana, la sosta a pagamento è stata sospeso per quasi due mesi rendendo, di fatto, inutili tutti gli abbonamenti. I commercianti e i liberi professionisti che si sono riuniti sotto la sigla Treviso Imprese Unite, hanno quindi chiesto che, in un periodo di enormi difficoltà e pochissimi guadagni, almeno la cifra sperso per un servizio di fatto mai utilizzati potesse essere rimborsata.

LA LETTERA
Andrea Penzo Aiello, presidente dell'associazione, visto che i tentativi di mediazione non hanno portato a nulla, ha scritto direttamente ad Apcoa: «Dopo diversi reclami presentati personalmente dalle attività economiche della città di Treviso da noi rappresentante, alle quali non è stata presentata alcuna soluzione - scrive Aiello - siamo qui a scrivervi per cercare una mediazione nella gestione degli abbonamenti Operatore durante i mesi di lockdown». E qui Aiello ricorda i tanti che hanno regolarmente acquistato gli abbonamenti per i mesi di marzo, aprile e maggio resi però inutili prima dalla chiusura delle attività e poi dall'accordo con l'amministrazione comunale che trasformato la sosta da a pagamento a gratuita. «Chiediamo quindi che venga istituita una procedura di rimborso per i giorni di servizio non goduto, o in alternativa la possibilità di fruire allo scadere dell'abbonamento in corso di validità dei giorni pagati anticipatamente e non utilizzati per i suddetti impedimenti».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino