COMELICO SUPERIORE Che l'aspettativa primaria di tanta gente del Comelico per

COMELICO SUPERIORE Che l'aspettativa primaria di tanta gente del Comelico per
COMELICO SUPERIOREChe l'aspettativa primaria di tanta gente del Comelico per il collegamento sciistico tra Padola e Sesto Pusteria sia anche quella economica appare evidente negli...

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COMELICO SUPERIORE
Che l'aspettativa primaria di tanta gente del Comelico per il collegamento sciistico tra Padola e Sesto Pusteria sia anche quella economica appare evidente negli interventi di privati cittadini, operatori turistici e commerciali e anche associazioni locali di vario interesse. A prendere posizione a favore del progetto anche la Camera di commercio Treviso Belluno. «Non vogliamo creare vittime economiche dell'isolamento», afferma il presidente Mario Pozza sollecitando soluzioni rapide.

Agganciarsi ad una vallata, come quella di Sesto e San Candido, che nei decenni passati ha investito sul turismo tenendolo legato all'agricoltura ed all'artigianato, con qualche industria insediata sul territorio, come la Senfter e la Stabinger, fa sperare ai comeliani che anche da questa parte di Passo Monte Croce possa esserci uno sviluppo ed una crescita che consenta al Comelico di resistere alla pesante concorrenza della Pusteria.
Più che gli impianti da costruire, che pure avrebbero necessità di una risposta a breve dopo un decennio di rinvii e dinieghi burocratici, ai comeliani che hanno affollato Piazza San Luca a Padola il 1 giugno, interessa veder partire un nuovo corso di attività sciistica e la conseguente crescita delle presenze turistiche e la volontà di imprenditori locali di investire in strutture adatte alle richieste.
«I nostri territori hanno bisogno di connessioni fruibili, veloci e strategiche - dice il presidente Pozza - le vallate chiuse, non interconnesse, non possono che essere espressione di pochi, ma che danneggia la promozione e lo sviluppo delle molte imprese dei nostri territori. Creare una connessione attenta a rispettare i valori dei territori, non può che dare ossigeno e futuro alle nostre montagne che stanno guardando passivamente lo spopolamento demografico, ma anche di attività di vicinato e di artigianato che proprio il turista di oggi sta cercando per vivere una vacanza esperienziale, uno storytelling che i nostri luoghi sanno raccontare naturalmente, senza doverci inventare nulla».

Per la Camera di commercio è fondamentale che la gente che vive in montagna abbia le opportunità di lavoro che consentano di viverci con dignità. «La potenzialità delle nostre montagne continua Pozza - è sfruttata solo al 3%, ma questo non significa rispettarla, significa trascurarla, non prendersene cura, non rispettare le sue naturali bellezze. I boschi non sono più curati, gli alberi prendono il posto degli spazi che prima erano coltivati con sacrificio dai contadini. Rimanere immobili è sicuramente una scusa per chi non ha voglia di fare. Quindi Sì al collegamento tra Padola e la Val Pusteria, sì a ridare un futuro al Comelico e alla sua gente».
Lucio Eicher Clere
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Il Gazzettino