COMELICO SUPERIORE Anche i parlamentari bellunesi all'opposizione, oltre a quello

COMELICO SUPERIORE Anche i parlamentari bellunesi all'opposizione, oltre a quello
COMELICO SUPERIOREAnche i parlamentari bellunesi all'opposizione, oltre a quello di maggioranza Federico D'Incà, si schierano a favore del collegamento impiantistico tra Padola e...

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COMELICO SUPERIORE
Anche i parlamentari bellunesi all'opposizione, oltre a quello di maggioranza Federico D'Incà, si schierano a favore del collegamento impiantistico tra Padola e Passo Monte Croce. Roger De Menech ha ricordato il suo impegno, come presidente della commissione per i fondi ai Comuni di confine con il Trentino Alto Adige, per finanziare il progetto del Comune di Comelico Superiore, auspicando che l'iter sia sbloccato al più presto.

LA VOLONTÀ POPOLARE
Dal gruppo di Fratelli d'Italia si alza la voce di Luca De Carlo, sindaco di Calalzo e deputato. Nel ricordare che anche la comunità calaltina possiede dei beni di antica origine regoliera nella zona dell'Aiarnola, vicini alle proprietà delle Regole di Comelico Superiore, i cui boschi sono stati destinati al passaggio di piste e impianti di risalita, egli sostiene la necessità di ascoltare le pressioni popolari che chiedono il superamento dei veti posti dalla Soprintendenza di Venezia al progetto di collegamento tra Padola e Sesto Pusteria.
DISPARITÀ
«Sono centinaia i comeliani da anni occupati in Pusteria - sostiene Luca De Carlo - e questo dimostra l'attrattività dell'Alto Adige rispetto ai territorio ordinari. Ma se ci sono progetti di sostegno all'economia finanziati con i fondi di confine, nati proprio per alleviare queste disparità, che poi vengono bloccati dalle scartoffie e dalla discrezionalità di un tecnico, a cosa servono questi fondi? Non sono solo gli occhi degli amministratori puntati sul futuro del collegamento, è tutto il Comelico a volerlo, è la gente che spera in questa occasione di sviluppo».
Per l'onorevole di Calalzo è doveroso ribellarsi allo strapotere della burocrazia. «Se l'obbiettivo è quello di uccidere l'economia della montagna afferma - per farci tirare a campare a reddito di cittadinanza, non ci stiamo e siamo pronti a ribellarci. Il nostro territorio chiede sviluppo, con un progetto sostenuto da tutti, e non ha certo bisogno di lezioni di eco-sostenibilità da parte di qualche ambientalista da salotto che vuole farci tornare al Medioevo».
PONTI D'ORO A CHI INVESTE
E allora chiama i comeliani alla mobilitazione.
«Se entro qualche settimana - dice - entro Pasqua, non dovessero arrivare notizie, è il caso di prepararsi ad una mobilitazione di piazza, che faccia sentire la volontà del territorio anche al di fuori delle nostre valli».

A chi investe sul territorio, conclude il deputato, vanno fatti ponti d'oro. «Dopo il niet al campeggio e la chiusura delle terme di Valgrande, questa è l'ultima possibilità di sviluppo».
Lucio Eicher Clere
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Il Gazzettino