Colpi in banca: quattro anni per il bandito gentiluomo

Colpi in banca: quattro anni per il bandito gentiluomo
LA CONDANNAPADOVA Dopo il suo arresto era stato definito come il bandito gentiluomo. Salvatore Mercaldi, cinquantaduenne pugliese, ha trascorso oltre trent'anni della sua vita in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA CONDANNA
PADOVA Dopo il suo arresto era stato definito come il bandito gentiluomo. Salvatore Mercaldi, cinquantaduenne pugliese, ha trascorso oltre trent'anni della sua vita in cella per rapina. E i bottini degli ultimi due colpi che ha commesso un anno fa a Treviso e Padova, li ha donati in parte ai senza-tetto. Ma è stato giudicato con il rito abbreviato dal giudice dell'udienza preliminare, Mariella Fino, che lo ha condannato a 4 anni e 8 mesi per due rapine alla Banca Carige di Treviso, e alla Carige di Padova, in via Matteotti, messe a segno il 30 giugno e l'8 agosto dello scorso anno. Il nome di bandito gentiluomo gli era stato dato anche nel 2006, quando aveva rinunciato a compiere una rapina all'Unicredit di Selvana, alle porte del centro della Marca, perché nell'istituto di credito c'erano due donne in attesa di un figlio. La rapina alla Banca Carige di via Martiri della Libertà, a Treviso, è stata commessa il 30 giugno. Era armato di un coltello e si era fatto consegnare dal cassiere 3 mila 500 euro. L'8 agosto successivo era a Padova, in via Matteotti, agenzia della Banca Carige. Anche in questo caso aveva puntato un coltello al cassiere e se n'era andato a piedi con 10 mila euro. Era a volto scoperto e gli investigatori della Squadra mobile lo avevano identificato con le immagini delle telecamere. Il suo piano era di fare quattro rapine al mese per sistemarsi e vivere una vita dignitosa. Ora si deve fare ancora anni di carcere.

L.L.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino