TREVISO (m.f.) Massimo Colomban ha un piede e mezzo fuori dalla giunta 5 Stelle di Virginia Raggi a Roma. «A settembre conto di ritornare in toto alle mie attività annuncia...
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Una perdita che si annuncia pesante per i delicati equilibri della giunta 5 Stelle. «Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile» sottolinea lui, sornione. Il suo ingresso nella squadra è stato più agevole del previsto. Colomban si è calato nel ruolo e ha lavorato accanto alla Raggi, di cui ha un'ottima considerazione, senza mai scivolare fuori dalle righe. Si chiude così un capitolo del libro cominciato il 10 febbraio 2013, giorno del primo incontro ufficiale al Bhr di Quinto tra l'imprenditore di Castelbrando e Beppe Grillo, accompagnato allora da Gianroberto Casaleggio. All'epoca Colomban era a capo della Confapri, rete di imprese arrivata a proporre un manifesto per uscire dalla crisi. E in quell'occasione fece il padrone di casa, introducendo Grillo e Casaleggio a imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria locali. Con un solo argomento all'ordine del giorno: le misure per rilanciare l'economia. Da lì è nato un rapporto stretto con i vertici pentastellati che ha via via iniziato ad assumere anche contorni politici. Fino alla nomina ad assessore a Roma. Ora la storia volge al termine. Ma non è detto che per Colomban coincida con la fine dell'esperienza con il Movimento 5 Stelle.
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Il Gazzettino