Colline nell'Unesco, ecco la proposta che sarà messa ai voti

Colline nell'Unesco, ecco la proposta che sarà messa ai voti
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IL DOCUMENTO
VENEZIA La bozza della decisione è già pronta, nero su bianco, in vista dell'assemblea del 7 luglio a Baku. «Il World Heritage Committee, avendo esaminato i documenti... iscrive Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Italia, nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale sulla base del criterio... adotta la seguente dichiarazione di Eccezionale Valore Universale... raccomanda che il Paese dia considerazione a quanto segue...». Tradotto dall'inglese e dal francese, lingue in cui è scritto il testo pubblicato sul sito dell'Unesco, è questo il cuore della proposta che l'organismo tecnico Icomos sottoporrà alla valutazione finale della plenaria politica.

I RISULTATI
Le 31 pagine diffuse venerdì da Parigi danno conto dei risultati dell'analisi scientifica condotta su diverse candidature. Per esempio viene rinviato l'esame sul Parco nazionale di Kaeng Krachan in Thailandia e viene bocciata la richiesta di iscrizione del Palazzo di Khan a Sheki in Azerbaijan. L'invito dell'International council on monuments and sites è invece di ammettere l'area trevigiana, «caratterizzata da un distintivo sistema morfologico collinare che fornisce un distintivo carattere montuoso con viste panoramiche, e un paesaggio organicamente evoluto e continuo, composto da vigneti, boschi, piccoli villaggi e agricoltura». Icomos chiede al Whc di approvare la proposta secondo cui la gestione del sito spetterà «alle autorità locali», cioè alla Regione Veneto e alla Provincia di Treviso, «che supportano e garantiscono la partecipazione di tutti i portatori di interesse». Perentorio il divieto: «La costruzione di nuove aree di produzione e di edifici nella zona agricola, che non sono strettamente necessari per la lavorazione del terreno agricolo, non è permessa».
LE RACCOMANDAZIONI

Seguono dodici raccomandazioni all'Italia che, in caso di definitivo via libera all'iscrizione, l'assemblea potrà confermare in parte o in blocco ed eventualmente modificare. Eccone alcune: «Individuare e pianificare il miglioramento delle infrastrutture, degli insediamenti e degli impianti industriali visivamente dannosi nella buffer zone (in particolare a nord del sito e nella pianura)»; «Migliorare lo stato di conservazione degli edifici nell'area principale e cuscinetto, in particolare l'architettura vernacolare, sulla base di una valutazione approfondita dell'inventario e delle condizioni»; «Rafforzare ulteriormente la protezione del paesaggio attraverso l'attuazione del Piano paesaggistico di dettaglio a livello regionale, del Regolamento intercomunale di polizia rurale e dell'Articolo unico da parte di tutti i Comuni interessati»; «Rafforzare il coinvolgimento delle comunità locali nelle strutture di gestione e assicurare che i benefìci locali derivino dal turismo e dalle strategie di sviluppo sostenibile»; «Garantire che tutti i nuovi sviluppi, comprese le infrastrutture turistiche e le installazioni di energia eolica o solare nelle zone cuscinetto, siano soggetti a rigidi processi di valutazione dell'impatto sul patrimonio».
A.Pe.
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Il Gazzettino