Colletta per l'anziana che non ha i soldi per la spesa

Colletta per l'anziana che non ha i soldi per la spesa
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IL CASO

Un caffè al bar di un gruppetto di amici e un'occhiata al Gazzettino: l'occhio si ferma sulla vicenda della pensionata settantacinquenne scoperta al supermercato a rubare olio e formaggio perché la sua misera pensione non le consente di fare la spesa. «Ci siamo chiesti perché non ci sia stato un intervento dei Servizi Sociali, purtroppo sono troppi gli anziani che devono cercare di vivere con la pensione minima - dice P.R., uno degli avventori -. Non è il primo episodio e non sarà l'ultimo. Certo che una donna di 75 anni che, come ha dichiarato, ogni tanto deve fare le pulizie a casa di altri per mettere insieme qualche euro un più è una vergogna». La discussione si è animata coinvolgendo anche altri clienti del bar Belle Epoque di Corso Milano e Leonora, la titolare, ha lanciato l'idea di una raccolta di fondi per aiutare l'anziana. «Tra amici abbiamo pensato di mettere simbolicamente 14 euro a testa - ha detto P.R. - una piccola testimonianza per far sapere alla signora che non è sola». E la barista ha aggiunto: «Se può esserci un aiuto per questa persona ben venga. In città ci sono diverse situazioni simili: capisco che i servizi sociali non possano essere ovunque, ma credo dovrebbero essere più solleciti». Non è la prima volta che la titolare del Belle Epoque si attiva in prima persona per aiutare chi ne ha bisogno. «Recentemente ho richiesto l'intervento di un assistente sociale per il caso di un'altra persona che vive vicino al mio locale - ha ricordato -. Ho segnalato che c'era bisogno di un aiuto spiegando la situazione. Ho ricevuto assicurazioni, ma in realtà nulla è stato fatto. Questa è l'ennesima vicenda che succede in città, ma dei casi si viene a conoscenza quando succede il peggio». L'anziana che vive a Ponte di Brenta, era andata a fare la spesa al suo supermercato abituale, ma oltre alla merce pagata per un importo di 32 euro circa, aveva infilato altri generi alimentari che le servivano in una seconda borsa. Una mossa notata dalla sorveglianza che l'ha bloccata alla cassa recuperando la refurtiva per un valore di 14 euro. Una situazione che ha sconvolto l'anziana che ha subito ammesso di aver sbagliato e di aver sperato che nessuno si accorgesse del furto. La settantacinquenne ha poi affermato di aver avuto nel portamonete denaro sufficiente a saldare l'intero conto, ma che le serviva per affrontare altre spese. La donna vive infatti con una pensione di 425 euro mensili e, nonostante non debba pagare l'affitto, non le sono sufficienti per vivere. Pertanto, nonostante l'età, ogni tanto si reca da famiglie del quartiere per occuparsi delle faccende domestiche e raggranellare qualche soldo in più per le bollette. La signora ha anche ammesso di essersi rivolta ai servizi sociali per un aiuto, ma ha definito la situazione complicata.

Luisa Morbiato
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino