Collegamento di Forca Rossa: il Piano neve lo prevede ancora

Collegamento di Forca Rossa: il Piano neve lo prevede ancora
FALCADE - (d.f.) Sono state 9 le osservazioni al Pat vagliate e contro dedotte dal consiglio comunale di Falcade nell'ultima seduta. Tra queste rispunta nuovamente, quasi per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FALCADE - (d.f.) Sono state 9 le osservazioni al Pat vagliate e contro dedotte dal consiglio comunale di Falcade nell'ultima seduta. Tra queste rispunta nuovamente, quasi per "magia", il collegamento sciistico tra il passo San Pellegrino e Malga Ciapela, attraverso la Forca Rossa. Collegamento che anni fa sia il consiglio comunale di Soraga (Trento), interessato territorialmente dal passaggio di quest'impianto, sia poi il consiglio comunale di Falcade avevano detto di non volerlo, chiedendo alla Regione Veneto di stralciarlo dal "Piano neve". Ma, a quanto pare, la Regione ha lasciato il potenziale tratto invariato. A inoltrare l'osservazione è stata la Provincia di Trento che nel proprio piano non trova riscontro di questo progetto di impianto. Insomma, coloro che pensavano di aver messo una pietra sopra a questo collegamento sciistico, che di fatto andrebbe a intaccare una zona di grande valenza ambientale come quella di Forca Rossa, se lo sono ritrovati ancora tra capo e collo. «Certo il progetto è solo sulla carta - afferma il sindaco Michele Costa - ma ovviamente finché esso risulterà inserito nel "Piano neve" c'è sempre la possibilità di realizzarlo. È accaduto come per l'ospedale: prima la Regione ha sentito il parere dei sindaci e poi ha fatto quello che voleva. Abbiamo quindi ritenuto opportuno portare le osservazioni in consiglio, prima di affrontarle in conferenza dei servizi con la Provincia, per un maggior coinvolgimento di tutti i consiglieri».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino