Coldiretti, la gelata di aprile costa 26 milioni

Coldiretti, la gelata di aprile costa 26 milioni
I DANNIPORDENONE Piove sul bagnato. Anzi grandina. E dalla Coldiretti provinciale arriva un altro grido di allarme. La grandine dell'altro giorno ha pestato duro in vari territori...

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I DANNI
PORDENONE Piove sul bagnato. Anzi grandina. E dalla Coldiretti provinciale arriva un altro grido di allarme. La grandine dell'altro giorno ha pestato duro in vari territori in un momento in cui gran parte delle colture sono nel periodo più delicato. Dal frumento al mais, passando per i vigneti e toccando i cereali come l'orzo. Dalla Coldiretti non hanno dubbi: il conto potrebbe essere ancora una volta salato, ma serviranno alcuni giorni per capire nel dettaglio come sono andate le cose, soprattutto nei vigneti. «In settimana faremo il punto - spiega il direttore Antonio Bertolla - sentendo i singoli operatori per avere un quadro della situazione. Il problema, però, oltre alla grandinata che senza dubbio è arrivata in un momento molto delicato, è legato alle temperature. Questa alternanza tra caldo e improvvisi abbassamenti del clima non facilita la crescita dei cereali, ma mette in difficoltà anche il mais che è appena nato. Se poi ci aggiungiamo la grandine quando le spighe del frumento sono appena formate, il quadro è chiaro per capire che potremmo incorrere in seri rischi per la produzione». Come dire che potrebbero pure alzarsi i prezzi al dettaglio visto che i danni hanno coinvolto una parte consistente del territorio. Non è da escludere che si possa ipotizzare qualche milione di danni per una grandinata che ha colpito a macchia di leopardo.

I DANNI
In settimana, dunque, sarà possibile avere un'idea di come stanno le cose. Resta il fatto che in difficoltà c'è anche l'intero settore del foraggio per gli animali. «Il caldo e la scarsità d'acqua di marzo e aprile - va avanti Bertolla - non avevano certo facilitato la crescita dell'erba. La pioggia di maggio, invece, rende impossibile tagliarla e quindi non entrano soldi nelle casse di chi si aspetta un ritorno per pagare le spese. Non è un momento facile per l'agricoltura». Unico dato positivo, ma è una magra consolazione, il fatto che le piogge di maggio hanno allontanato un rischio che si era già palesato nei mesi scorsi, quello della siccità. Non c'è la garanzia che le scorte possano bastare per l'intera stagione, ma le copiose nevicate dei mesi scorsi e il carico d'acqua caduto in questi giorni per ora hanno fatto schivare il serio problema della siccità. Un sospiro di sollievo.
LA GELATA

La primavera balorda aveva già fatto danni alle colture della provincia di Pordenone con la gelata del 7 e 8 aprile. «Un macello - spiega ancora il direttore di Coldiretti, Antonio Bertolla - perchè è stata devastante». Proprio nei giorni scorsi sul suo tavolo sono arrivati tutti i rapporti con il calcolo esatto dei danni causati dal gelo alle colture del Friuli Occidentale. La cifra è decisamente impressionante: 26 milioni di euro. «È stato un colpo durissimo che ha steso parecchie aziende agricole. Praticamente sono state colpite e affondate tutte le colture del kiwi, ma il gelo ha colpito pure i frutteti, in particolare le mele e tutti i prodotti orticoli che in quel momento stavano nascendo». La Coldiretti ha già chiesto i risarcimenti, ma i tempi non sono certo immediati e quindi ci sono parecchie aziende in difficoltà. «L'auspicio - conclude Bertolla - è che la primavera finalmente possa assestarsi e proseguire senza nuovi scossoni climatici. Ne abbiamo avuti già abbastanza». Intanto alcune aziende agricole sono alle prese con la necessità di trovare personale. Il Covid ha bloccato alcuni lavoratori stranieri e quindi non sempre è facile reperire la manodopera.
Loris Del Frate
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Il Gazzettino