Coin e Conte: «Il centrodestra deve correre unito»

Coin e Conte: «Il centrodestra deve correre unito»
VERSO LE COMUNALITREVISO Dal palco sotto la Loggia, in attesa dell'arrivo di Matteo Salvini e Luca Zaia, il candidato sindaco Mario Conte invita a correre «tutti uniti contro la...

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VERSO LE COMUNALI
TREVISO Dal palco sotto la Loggia, in attesa dell'arrivo di Matteo Salvini e Luca Zaia, il candidato sindaco Mario Conte invita a correre «tutti uniti contro la sinistra». Pochi minuti prima il segretario provinciale Dimitri Coin aveva parlato di Conte e di una coalizione di centrodestra già forte ma di cui «spera il completamento per sostituire il centrosinistra al governo della città». Il nome Gentilini non l'ha mai nominato nessuno. Ma, nel giorno delle festa, leghista anche se tanti volti storici del movimento sono mancati all'appello, lo Sceriffo è stato evocato più volte. Al K3, insomma, le porte restano aperte. Almeno ufficialmente. Nessuno dirà addio a Gentilini fino a quando ci sarà anche la minima possibilità di ricucire uno strappo all'apparenza irrimediabile. Anche perché nessuno, nonostante le bordate degli ultimi giorni, butterà fuori lo Sceriffo. Però che i rapporti siano tesi è evidente. Lontano dal palco e dai discorsi ufficiali, il segretario regionale Gianantonio Da Re, è abbastanza netto: «Le persone di buona volontà sono tutte qui in piazza - dice - Se si sente la mancanza di Gentilini? No». Lapidario come solo lui sa essere.

CORSA A CA' SUGANA

Il palcoscenico è stato sfruttato appieno da Conte che, per prima cosa, ha risposto a Said Chaibi e alla sua proposta di non concedere la piazza a Salvini per via delle sue posizioni dure nei confronti dei migranti: «Leggo che un consigliere comunale non vorrebbe concedere la piazza ai leghisti perché sono pericolosi. Ricordo a tutti che alle manifestazioni della Lega polizia e carabinieri fanno festa perché sono bene accolti e non accade mai niente. Invece l'ultima volta che i centri sociali hanno manifestato in piazza c'è stato l'assalto alla Prefettura e il ferimento di un uscire. E questo sindaco, che oggi si dice civico ma rappresenta il Pd e la sinistra, ha legittimato i centri sociali. Per questo occorre un centrodestra unito: dobbiamo togliere la città alla sinistra. E per riuscirci non abbiamo bisogno di polemiche e litigi interni». E Coin, tanto per rimarcare che adesso ci sono le politiche ma subito dopo inizia la battaglia per riconquistare Treviso, annuncia che alle amministrative il Carroccio correrà con il simbolo Lega Nord e non solo Lega: un ritorno al passato per rimarcare territorio e radici.
P. Cal.
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Il Gazzettino