Codognè, 5 lutti: «Infettati a Natale» Addio a Sanson, segretario del volley

Codognè, 5 lutti: «Infettati a Natale» Addio a Sanson, segretario del volley
LE VITTIMECODOGNE' Cinque decessi in meno di un mese, tutti causati dal Covid. Una serie di lutti che ha scosso profondamente l'intera comunità di Codognè, segnata dalla...

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LE VITTIME
CODOGNE' Cinque decessi in meno di un mese, tutti causati dal Covid. Una serie di lutti che ha scosso profondamente l'intera comunità di Codognè, segnata dalla scomparsa di Pietro Sanson, 70 anni, per 25 anni segretario del Volley Codognè. Sanson si è spento domenica in ospedale. Prima di lui , lo scorso 28 dicembre, era mancato Fausto Paolin, il gigante buono del distributore. Poi era stata la volta di Antonio Pizzinat, Giuseppe Zuccolotto e del cavaliere Giuseppe Pessotto. Tutte le vittime hanno contratto il virus durante le festività natalizie.

L'INFEZIONE
Pietro Sanson aveva cominciato ad accusare i primi sintomi del Coronavirus durante le feste di Natale. Le sue condizioni sono però ben presto peggiorate fino al ricovero all'ospedale di Vittorio Veneto, dov'è mancato nella tarda mattinata di domenica. Il 70enne era amato e benvoluto a Codognè, dove partecipava alla vita del paese e, soprattutto, rivestiva un ruolo fondamentale nel mondo dello sport. «Non era solo il segretario - ricorda commosso il consigliere comunale Massimo Donadel che del Volley Codognè è stato presidente dal 2014 al 2017 -. Pietro era l'amico, il papà, il referente di tutte le atlete che sono passate dal Palablu' in questo quarto di secolo. Centinaia di ragazze che ha visto crescere sportivamente e umanamente». «Pietro era conosciuto e apprezzato da tutti nel mondo della pallavolo - continua Donadel -. La sua disponibilità, il suo sorriso e la sua dedizione ci mancheranno tanto»
LA PALLAVOLO

La notizia della morte di Pietro ha fatto rapidamente il giro del paese, dove era conosciuto sia per la sua sfrenata passione per il volley che per l'attività di infermiere che ha svolto all'ospedale di Conegliano fino al pensionamento, raggiunto il quale si è dedicato anima e cuore al suo sport preferito. Numerosi anche i ricordi sui social, in primis le pagine del Volley Codognè e della Fipav Treviso, gli hanno dedicato dei pensieri struggenti. «Mio padre è stato per noi un esempio - racconta la figlia Christin -. Emigrato da piccolo in Belgio, una volta stabilitosi a Codognè aveva intrapreso gli studi per diventare infermiere e aveva trovato lavoro prima al De Gironcoli e poi all'ospedale civile di Conegliano». Era stato per qualche anno dirigente del Koala nuoto a Gaiarine per poi lasciarsi prendere completamente dal volley dove è stato il punto di riferimento per intere generazioni di atlete. «Papà è sempre stato molto dedito alla famiglia, al lavoro e al volley - riprende la figlia -. Un nonno meraviglioso con i nipoti, sempre presente e disponibile. Negli ultimi due anni Pietro si era avvicinato ai Trevisani nel Mondo e andava nelle scuole a raccontare la sua esperienza di emigrante in Belgio». Pietro lascia la moglie Anna, i figli Daniel e Christine. I funerali sono saranno celebrati oggi pomeriggio alle 15. Nei giorni scorsi il sindaco di Codognè, Lisa Tommasella, ha pubblicato un post con dati confortanti che descrivono il contagio del Covid abbassato del 70% , ma allo stesso tempo ha esortato i cittadini a non abbassare la guardia, invitandoli, quando possibile, ad utilizzare mascherine con un alto grado di protezione.
Pio Dal Cin
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Il Gazzettino