Codice Rosso, aumentano i casi È allarme violenza sulle donne

Codice Rosso, aumentano i casi È allarme violenza sulle donne
IL BILANCIOPADOVA 667 reati da codice rosso. 92 interventi dei carabinieri per maltrattamenti in famiglia. 17 ammonimenti del questore per violenza domestica. Numeri dietro i...

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IL BILANCIO
PADOVA 667 reati da codice rosso. 92 interventi dei carabinieri per maltrattamenti in famiglia. 17 ammonimenti del questore per violenza domestica. Numeri dietro i quali si nascondono storie di donne maltrattate, abusate, soggiogate. Uccise. È la realtà della provincia di Padova vista attraverso il lavoro di carabinieri e polizia. Se nel 2021 i reati da codice rosso sono 667 (e manca ancora un mese alla chiusura dell'anno), nel 2020 sono stati 511. Di questi 440 si sono registrati in città, l'anno scorso sono stati 335. Sono aumentati da 2 a 17 gli ammonimenti del questore per violenza domestica, da 16 a 31 quelli per atti persecutori. E ancora, dei 92 casi di maltrattamenti in famiglia registrati dai carabinieri in 77 le vittime erano donne. E 65 di loro hanno riportato lesioni.

I CARABINIERI
«Grazie alle 50 stazioni dell'Arma dislocate nella provincia possiamo intervenire in modo capillare ha spiegato il comandante provinciale, colonnello Luigi Manzini Dall'inizio dell'anno abbiamo eseguito 24 arresti e 68 denunce per le tipologie di reati codice rosso. La pandemia è stato un periodo difficile per tutti ma ancora di più per coloro che hanno visto esplodere tensioni per il fatto di dover restare chiusi in casa. Per le donne è come se ci fosse stata una seconda pandemia. Noi ci siamo, lo Stato c'è. Sicuramente dobbiamo puntare sulla prevenzione e la rieducazione».
LA POLIZIA
Seguendo questa linea la polizia di Stato ha posizionato ieri mattina un gazebo, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Gli agenti distribuivano materiale informativo e, soprattutto, ascoltavano. Una donna sulla sessantina si è avvicinata ai poliziotti e come un fiume in piena ha raccontato i maltrattamenti che subisce dal consorte da anni. Gli agenti prima l'hanno ascoltata e poi l'hanno convinta a prendere un appuntamento in questura per denunciare mettendo così fine alla violenza. Ad avvicinarsi anche tanti uomini.
«È triste vedere come gli altri reati sono in calo ma la violenza sulle donne no ha detto il questore Antonio Sbordone Dobbiamo fare uno sforzo verso la prevenzione, incentivare le campagne di sensibilizzazione. Far capire che ci sono strumenti per uscirne, per esempio l'ammonimento si sta dimostrando utile. Credo sia importante agire anche nella rieducazione dell'uomo che commette violenza, altrimenti non andiamo molto avanti. Ci sono associazioni che se ne occupano e ogni qual volta ne abbiamo la possibilità cerchiamo di indirizzare questi uomini verso un aiuto psicologico. Purtroppo la recidiva è frequente».
I FEMMINICIDI

Padova non è immune dal fenomeno. Da gennaio sono tre i femminicidi che hanno sconvolto la provincia. Alessandra Zorzin, 21 anni, residente nel Vicentino, è stata uccisa da Marco Turrin, 39 anni, guardia giurata di Vigodarzere. Forse innamorato di lei e non ricambiato, Turrin si è sparato qualche ora dopo. Dorjana Cerqueni, 60 anni, ammazzata dal padre Stellio, 88 anni, con il quale aveva perso i contatti da tempo. Natalina Milani, 81 anni, malata di Alzheimer, soffocata nel sonno dal marito Ferruccio Bosello, 84 anni, che poi ha cercato di uccidersi. È passato esattamente un anno, invece, da quando Abdelfettah Jennati ha pugnalato al cuore la moglie Aycha El Abioui di 31 anni, mentre i figli dormivano nella stanza accanto. Troppo amore si dice di solito. Bugie. Come recita la campagna di sensibilizzazione della polizia, «Questo non è amore». Mai.
Silvia Moranduzzo
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino